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Padre anziano uccise il figlio aguzzino: "I genitori erano ormai senza forze"

Cronache di alcol e droga: le motivazioni dell’omicidio di Bottanuco

Giambattista Corna, la vittima

Giambattista Corna, la vittima

Un contesto familiare, quello in cui è maturato l’omicidio, "caratterizzato sin dalla giovinezza dalle dipendenze da alcol e droghe di Giambattista Corna", fatta eccezione il periodo in cui si era sottoposto a un percorso di disintossicazione in comunità. Dipendenze, abusi, condotte violente, una situazione pesante. Ed è in questo quadro che è maturato il delitto, il 3 settembre 2023 a Bottanuco. Paolo Corna, 79 anni, ai domiciliari, difeso dall’avvocata Barbara Bruni, condannato a 9 anni e 4 mesi, quel giorno armato di coltello colpì il figlio Giambattista, 54 anni, per tre volte all’altezza dell’addome con un coltello in acciaio lungo circa cm 35, di cui cm 20 di lama. All’origine un litigio a causa dell’ennesima richiesta da parte della vittima ai genitori di una somma di denaro, 20 euro, a cui il papà si era opposto. Un diniego che si è trasformato in una tragedia familiare. "Ora, a fronte a tali e tante problematiche si può ragionevolmente ipotizzare – scrivono i giudici nelle motivazioni della sentenza - che i genitori di Giambattista non solo non abbiano mai assistito come spettatori estranei e indifferenti al dramma famigliare, coinvolgente dapprima il loro giovane figlio, e, poi, anche il nipote, ma che, col trascorrere degli anni, la loro resilienza e la capacità di affrontare il problema si siano affievolite, aggiungendosi alle sofferenze per le varie vicissitudini di Giambattista anche la tipica fragilità fisica ed emotiva dell’anziano. La realtà dei fatti, come emerge pacificamente dagli atti e dalle testimonianze delle sorelle, e che I’uomo era allo sbando. Nonostante il supporto dei genitori, ogni fine settimana negli ultimi sei o sette mesi la vittima – come rimarcano i giudici - si ubriacava e reclamava con aggressività e prepotenza i soldi per acquistare altro alcol. E, quindi, seppure è vero che I’ uomo durante la settimana lavorava e, di norma, non creava problemi nè sul luogo di lavoro, nè in famiglia (la madre ha raccontato che aiutava a preparare i pasti ed era collaborativo, dal lunedi al venerdi), è tuttavia pacifico, in quanto plurime testimonianze lo attestano che, quando nel fine settimana esagerava con alcol, Giambattista diventava prepotente, irascibile e aggressivo, determinando nei due anziani genitori un vero e proprio stato di allerta e paura". Tant’è che il pomeriggio del 3 settembre 2023, dopo I’ ennesima intemperanza della persona offesa al legittimo e comprensibile rifiuto del padre di consegnargli altro denaro, i due anziani genitori si erano visti costretti ad allertare i carabinieri. "Una situazione di sofferenza familiare sedimentata nel tempo, che ha scatenato nell’imputato lo stato di ira che lo ha condotto alla reazione finale". F.D.