
Ozono, a Brescia superati i limiti di allerta, preoccupazione per la salute
Con l’aumento delle temperature, tornano a crescere le concentrazioni di ozono nell’aria lombarda. Il gas è un inquinante secondario che si forma in condizioni di elevata insolazione a seguito di reazioni tra ossigeno e biossido di azoto ed il contributo dei composti organici volatili di origine antropica e naturale. Rappresenta un rischio per l’ambiente e per la salute, soprattutto per l’apparato respiratorio, tanto che è fissata una soglia di informazione, sopra i 180 microgrammim3 ed una di allarme, a 240 microgrammom3. Nei giorni scorsi, in diverse zone della Lombardia si sono rilevati superamenti della soglia d’informazione ed, in alcuni casi, anche di quella d’allarme. Il 22 giugno, in particolare, è stata una giornata d’allerta. Secondo le rilevazioni delle centrale di Arpa, il 22 giugno, a Brescia, al Villaggio Sereno si era a 190 microgrammim3, mentre ieri alle 15 si è arrivati sopra i 173 per quanto riguarda le massime giornaliere. Record negativo alla centralina del Santuario di Saronno, dove il massimo giornaliero è arrivato a 254 microgrammim3. Ampiamente superato in molte centraline il valore obiettivo di 120 microgrammim3 del massimo giornaliero della media mobile su 8 ore: per quanto riguarda il Bresciano, al Villaggio Sereno si è arrivati a 174, ma sforamenti ci sono stati anche a Lonato, Sarezzo, Odolo e Darfo.
F.P.