Osio Sopra, fiammata all’asilo: si indaga sui genitori

Una bimba di 4 anni ha ustioni sul 70% del corpo. Trovata una bottiglietta di bioetanolo usata durante l’attività di gioco

Soccorsi, vigili del fuoco e carabinieri alla materna San Zeno, a Osio Sopra

Soccorsi, vigili del fuoco e carabinieri alla materna San Zeno, a Osio Sopra

Bergamo -  L’attività didattica va avanti. Un modo per scongiurare la paura. I genitori che ieri mattina hanno accompagnato i loro figli alla materna San Zeno, a Osio Sopra, sembravano più interessati al braciere maledetto dove lunedì mattina si è sprigionata la fiammata che ha trasformato un momento di gioco in un dramma con cinque bambini ustionati. La più grave ha 4 anni, compiuti proprio lunedì: sta lottando in un letto dell’ospedale Buzzi di Milano nel reparto di Terapia intensiva. Ha ustioni sul 70% del corpo, le sue condizioni sono stazionarie. Un altro bambino di quattro anni è ricoverato al Niguarda di Milano: anche per lui la prognosi rimane riservata. Un’altra bambina è stata dimessa dall’ospedale Papa Giovanni XXIII. A Bergamo erano ricoverate due piccole, di 3 e 5 anni, e un bambino di 6, tutti feriti lievemente. Sono tornati a casa anche i tre papà di 35, 36 e 40 anni, che era stati ricoverati al Policlinico di Zingonia con ustioni leggere.

Intanto, il pubblico ministero Silvia Marchina ha aperto un fascicolo (al momento a carico di ignoti) per lesioni colpose gravissime. Secondo la prima ricostruzione, durante la attività di orienteering, alcuni papà hanno acceso il fuoco per abbrustolire dei marshmallow alimentandolo con del bioetanolo (sul posto i militari della Scientifica hanno trovato una tanica di plastica che conteneva il liquido) che ha provocato la fiammata. I carabinieri della Compagnia di Treviglio hanno acquisito la documentazione. È certo che verranno raccolte anche le testimonianze dei tre papà finiti al Pronto soccorso. Come è potuta accadere una cosa del genere? Uno dei primi punti da chiarire sarà chi, tra i genitori ha introdotto il liquido infiammabile e lo ha maneggiato. Gli inquirenti hanno acquisito anche la documentazione relativa all’organizzazione della materna e della sua attività per accertare se eventualmente vi sia stata una violazione a livello di normativa antinfortunistica.

La scuola dell’infanzia ha 190 iscritti, 40 il nido. Pare che al momento dell’incidente fosse presente anche la maestra che si occupa della sezione coinvolta, la Blu. I bambini presenti erano una ventina, in buona parte seduti su panchette di legno disposte attorno. E visto che i bimbi sono tanti, si chiede anche la partecipazione dei genitori. I papà avrebbero voluto arrostire un sacchetto di marshmallow. Ma qualcosa è andato storto. La decisione di versare del liquido infiammabile per accelerare, li ha traditi. Poi, all’improvviso, una vampata che è sembrata simile a un falò, che ha raggiunto i bimbi che seduti sulla panchette aspettavano di mangiare i dolci. La direttrice didattica Simonetta Nava, ancora profondamente scossa per quanto è accaduto, al telefono: Stiamo vivendo momenti di angoscia. Siamo vicini alle famiglie, che i bambini possano riprendersi al più presto e si faccia luce su quando avvenuto. Altro non voglio aggiungere". Quello che è certo è che la direttrice non aveva autorizzato quell’attività.