Orio al Serio, accordo anti-code all'aeroporto

Sosta gratis al P3 per mezzora contro gli abusivi della sosta

La sosta nella via d’accesso allo scalo provoca notevoli disagi

La sosta nella via d’accesso allo scalo provoca notevoli disagi

Orio al Serio (Bergamo), 11 settembre 2019 - Contrastare il fenomeno della sosta abusiva lungo la strada di accesso all’aeroporto “Il Caravaggio” di Orio al Serio e agevolare la gestione dei flussi degli autoveicoli che si recano allo scalo orobico per prelevare persone in arrivo all’aerostazione. È l’obiettivo dell’accordo stretto tra Sacbo (la società che gestisce l’aeroporto bergamasco) e ViaMilano Parking (la società affidataria dei parcheggi ufficiali di Orio al Serio), che prevede l’opportunità per gli automobilisti di utilizzare gratis, fino a un massimo di 30 minuti, il parcheggio P3 come area di attesa. Gli automobilisti che attendono viaggiatori in arrivo possono recarsi al parcheggio P3, ritirando all’ingresso il biglietto che dovranno utilizzare entro il trentesimo minuto per l’uscita gratuita. Questo tempo di attesa viene concesso da Sacbo e ViaMilano Parking, oltre che con l’obiettivo di regolare i flussi di traffico, "anche per consentire di impiegare proficuamente il parcheggio P1 sosta breve, dove il tempo di transito gratuito è di 10 minuti, sufficiente per coloro i quali devono effettuare la sola operazione di carico di persone e bagagli".

In questo modo le due società tentano di porre un freno al fenomeno, sempre più crescente, della sosta abusiva lungo la strada di accesso all’aeroporto di Orio al Serio. Un problema più volte sollevato anche dai cittadini, che a riprova delle loro lamentele hanno portato le multe (più di una al giorno) inflitte nei mesi scorsi dai carabinieri agli automobilisti dal “braccino corto”, infastiditi dall’idea di pagare il parcheggio per i pochi minuti di attesa e incuranti del divieto di fermata: meglio sostare con le quattro frecce lungo la carreggiata. Un malcostume, quello della sosta abusiva, che non conosce orari: da mezzanotte o mezzogiorno che sia, infatti, la coda di “abusivi” arriva anche a un chilometro di lunghezza. "La situazione era diventata ormai ingestibile - sottolinea un residente -. Gli automobilisti se ne fregano dei divieti, che pure ci sono, e fanno quello che vogliono, senza tener conto dei disagi che arrecano a chi abita in zona. Più volte abbiamo chiesto l’intervento dei vertici di Sacbo, e in passato abbiamo anche avanzato alcune proposte per cercare di arginare il fenomeno, come quella di installare i cosiddetti dissuasori stradali. Ma niente è stato fatto. Ora, con questo accordo, mi auguro che la situazione migliori sensibilmente".