FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Omicidio Pozzi, a Piazzatorre una vicina mise in fuga l’aggressore

Maurizio Pozzi, il commerciante trovato morto nel quartiere Affori a Milano, e sua moglie Angela nel comune dell’Alta Valle Brembana avevano una casa di villeggiatura

La figlia Simona è ritenuta dai pm la mandante dell’omicidio del padre

La figlia Simona è ritenuta dai pm la mandante dell’omicidio del padre

Bergamo, 1 settembre 2018 - Maurizio Pozzi e sua moglie Angela a Piazzatorre erano conosciuti. La coppia nel comune dell’Alta Valle Brembana aveva una casa di villeggiatura. E qui, in valle, il 27 settembre del 2013 furono aggrediti: prima lui e poi la moglie. Ora, dopo l’uccisione del commerciante (aveva un negozio di scarpe) di 69 anni, avvenuta il 5 febbraio scorso nell’abitazione di Milano, l’episodio di Piazzatorre assume contorni inquietanti, un retroscena da brividi. Quel giorno Maurizio Pozzi la moglie avevano bevuto un caffè in un bar di Piazzatorre. Poi in auto, una Renault Scenic, avevano raggiunto la loro casa di villeggiatura in via dei Tigli. Ad un certo punto un uomo, che indossava jeans e felpa, volto coperto, si era diretto verso la coppia mentre si stava incamminando verso l’ingresso.

Con un bastone, lungo una quarantina di centimetri, lo sconosciuto si era avventato contro il commerciante picchiandolo ripetutamente, sotto gli occhi della moglie. Poi stessa sorte era toccata anche a lei. Le grida di aiuto dei due erano state udite da una vicina che aveva dato l’allarme mettendo in fuga l’aggressore. Ad avere le conseguenze peggiori era stato proprio il 69 enne a cui erano stati diagnosticate lesioni e fratture guaribili in 35 giorni. Ricoverato in un primo momento all’ospedale di San Giovanni Bianco, successivamente era stato trasferito al “Galeazzi” di Milano, dove era stato sottoposto a intervenendo chirurgico (in quanto diabetico, le ferite non si cicatrizzavano). La moglie se l’era cavata con sette giorni. Dopo le dimissioni Pozzi aveva fatto denuncia ai carabinieri di Affori, a Milano.

Nella denuncia aveva detto che qualche giorno prima dell’aggressione aveva notato a Piazzatorre una Ford Mondeo parcheggiata nella via dove avevano casa. E inoltre di aver ricevuto una telefonata da un cellulare, telefonata che lo aveva sorpreso. Perché il commerciante difficilmente dava il suo numero a estranei. Lui stesso, spaventato, aveva provato a richiamare quella utenza senza ricevere risposta. Lo stesso aveva fatto anche la figlia, con lo stesso risultato. Per quell’episodio c’è un nome, quello di Pasquale Tallarico, 60 anni, pregiudicato, già detenuto per altre vicende. A Milano avrebbe ammesso di essere stato pagato 3mila euro, dalla figlia di Pozzi, Simona, 45 anni, ritenuta mandante dell’omicidio del padre per motivi economici, ma lei nega tutto.