Non si farà il polo logistico, il Santuario è salvo

L’edificio religioso mariano sarà pienamente tutelato: la Diocesi non vende l’area interessata al progetto

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Nessun polo logistico sorgerà a Misano Gera d’Adda, su un terreno poco distante dal Santuario mariano di Caravaggio, uno dei più importanti dell’intera Lombardia. La Diocesi di Cremona, il cui vescovo è competente per il Santuario bergamasco, non solo ha preso le distanze dall’iniziativa, soprattutto per salvaguardare il paesaggio in cui è immerso il luogo di culto, ma anche anticipato di rinunciare alla vendita del terreno di sua proprietà: circa 4 ettari, interessati dal progetto. Non ci sarà quindi nessun “mostro“ di cemento a deturpare un luogo di indiscutibile valore storico, religioso e paesaggistico. Eventuali scavi, inoltre, potrebbero mettere a rischio il fontanile dove avvenne il miracolo dell’apparizione dell’acqua, che ancora oggi sgorga pulita e trasparente nel giardino del Santuario. Ad annunciare la notizia della bocciatura del progetto è il circolo di Legambiente Serio e Oglio, che riconosce con piacere l’impegno della Diocesi cremonese. Non solo.

Il rettore del Santuario, don Amedeo Ferrari, e l’Istituto per il sostentamento del clero hanno chiesto all’amministrazione comunale di Misano Gera d’Adda, dove è in corso una revisione del Pgt, che l’ambito territoriale interessato venga destinato all’uso agricolo. "Una mossa di questo tipo arriva come un vento di brillante e fresca modernità - commenta il circolo di Legambiente Serio e Oglio - rispetto al decadente grigiore delle autorizzazioni di questi recenti anni per lastricare di cemento e asfalto centinaia di ettari del fertile suolo della Bassa Bergamasca". L’associazione ambientalista ribadisce poi la necessità di un ribnnovamento degli stili di vita e delle modalità produttive, riducendo il consumo di suolo per far fronte alla gravità dei cambiamenti climatici in atto.

Michele Andreucci