
Nidi dalle doghe delle botti La terza vita di un albero
Far vino bene, applicando buone pratiche aziendali e verso il prossimo. A Vinitaly sarà presentata la seconda fase del progetto “Il nido della sostenibilità, le tre vite dell’albero“: un percorso di sostenibilità ambientale, economica ed etica per il riciclo virtuoso delle doghe di rovere delle botti di vino dismesse. "Recuperandole, i detenuti del carcere di Alessandria hanno dato vita a una nuova serie di nidi artificiali destinati ai vigneti aziendali per ospitare cinciallegre, codirossi e altri uccelli insettivori utili all’equilibrio naturale dei vigneti stessi – spiegano Riccardo Ricci Curbastro e i suoi figli, titolari dell’omonima azienda di Capriolo – L’obiettivo è chiudere il ciclo del legno nel più naturale dei modi, in linea con le principali direttive per la promozione dell’economia circolare".
L’idea è nata quando i vigneti capriolesi si sono popolati di nidi per favorire la presenza di tanti uccelli, aiutando la campagna a “vivere“. Ora sono 200, per l’80 per cento a Capriolo, Adro e Iseo e per il 20 a Brisighella nell’azienda agricola Rontana, sempre della famiglia. Il forte impegno nei confronti della sostenibilità che caratterizza da sempre la Ricci Curbastro – testimoniata dalla certificazione Equalitas ottenuta nel 2017 e dal recente inserimento nella lista Agricoltura100 di Confagricoltura delle 100 migliori imprese italiane in termini di sostenibilità – sarà centrale anche a Vinitaly. Dal 2008 la cantina produce energia elettrica con pannelli solari per l’obiettivo raggiunto di rendersi indipendente dal punto di vista energetico. Inoltre dal 2010 l’intera Ricci Curbastro è in prima fila sul controllo e la riduzione del Carbon Footprint, cioè il totale delle emissioni di anidride carbonica e di altri gas a effetto serra associate a un prodotto, processo o servizio lungo tutto il suo ciclo di vita. La kermesse sarà occasione per testare le nuove annate dei Franciacorta Docg, i Curtefranca Doc e il Sebino Igt. Molta attesa per il Franciacorta Dosaggio Zero Gualberto 2013 che, con l’annata 2012, ha conquistato i massimi punteggi su tre importantissime guide dedicate al vino.
Milla Prandelli