Murales contro il disagio: a Bergamo nasce "Zona Zero"

Un'opera artistica collettiva ma anche un laboratorio rap per superare i conflitti e coinvolgere i giovani che gravitano intorno alla stazione Teb

L'inaugurazione di "Zona zero"

L'inaugurazione di "Zona zero"

Bergamo - Novanta ragazzi firmano il murales alla stazione TEB Bergamo. Paolo Baraldi, punto di riferimento per la street art bergamasca,  ha coinvolto i giovani, sabato 14 maggio, per un totale di 6 ore di lavoro, nella realizzazione del murales "Zona Zero", un traguardo importante in termini di realizzazione condivisa tra giovani e adulti, in una delle zone di città più vissute e identitarie per i ragazzi.

La necessità è nata dal ripetersi di episodi poco piacevoli nei confronti dei viaggiatori e delle infrastrutture della stazione. Dopo un periodo di monitoraggio e di conoscenza delle ragazze e dei ragazzi da parte di una équipe di educatori, da marzo a maggio, sono state create delle attività artistiche, per coinvolgere i giovani che frequentano la zona. La prima attività è stata la realizzazione di un'opera collettiva, precisamente di un mandala.

Il secondo momento pubblico ha coinvolto le ragazze e i ragazzi in un'attività musicale attraverso la scrittura di strofe rap, dove le operatrici del servizio di politiche per i giovani della città, hanno conosciuto circa 50 giovani ogni pomeriggio, con i quali hanno chiacchierato e si sono presentati a loro volta.

"La zona della TEB è un hub per i giovani della città e della provincia, non è solamente un luogo di transito ma di incrocio e si incontro. Qui, le ragazze e i ragazzi dai vissuti e dalle esigenze diverse, si conoscono e passano il loro tempo. Il lavoro di conoscenza è di presidio, del progetto "Giovani Onde" è fondamentale per l'amministrazione, non solo come prevenzione al disagio, ma sopratutto come punto di ascolto delle esigenze delle nuove generazioni in città", dichiara Loredana Poli, assessora alle politiche per i giovani del Comune di Bergamo.  

c