Motociclista ucciso dall’albero. Una tragedia da burocrazia

Bergamo, c’era l’ok per tagliare i pioppi pericolanti. Non i soldi .

Motociclista ucciso dall’albero. Una tragedia da burocrazia

Motociclista ucciso dall’albero. Una tragedia da burocrazia

Sono due gli indagati per la morte del motociclista Ferruccio Paolo Carminati (nella foto), 53 anni, di Osio Sotto, ucciso mercoledì da un pioppo caduto in strada, in via per Stezzano, a Bergamo. Si tratta di due referenti del Crea, Centro di ricerca cerealicoltura e colture industriali, nella cui proprietà rientrava proprio l’albero finito sotto la lente della procura. Sono N. P., direttore del centro, assistito dall’avvocato Stefania Poggi, e la responsabile della sede di Bergamo, S. M. L., assistita dagli avvocati Andrea Pezzotta e Nicola Stocco. Sono indagti per omicidio colposo. Il pm Paolo Mandurino, titolare del fascicolo, sta cercando di far luce sulla loro posizione, in particolare su eventuali omissioni o negligenze relative alla manutenzione degli alberi a tutela dell’incolumità pubblica. Il sostituto ha disposto due accertamenti: l’autopsia, eseguita ieri all’ospedale Papa Giovanni XXIII dal consulente della procura, e la consulenza cinematica. In entrambi i casi le difese hanno potuto nominare i loro consulenti.

La responsabile della filiale di via per Stezzano, sul cui terreno si trovava l’albero caduto, circa un anno fa s’era accorta delle precarie condizioni dei pioppi, e aveva chiesto al suo superiore N. P. il permesso di poter intervenire. Quest’ultimo aveva consigliato di effettuare prima un’indagine sullo stato degli alberi, che era stata commissionata allo studio Gpt di Bergamo. E gli esperti, a ottobre 2023, avevano indicato la pericolosità di alcune piante, in particolare proprio quella caduta, indicando che andasse tagliata. Come si era mosso per chiedere un parere allo studio Gpt, il Centro si era mobilitato chiedendo l’autorizzazione al Comune di Bergamo per intervenire. Autorizzazione che venne concessa. La pratica si è però arenata in particolare per carenza di fondi. S. M. L., dopo aver ricevuto disco verde dal Comune, aveva informalmente chiesto a N. P. di intervenire, ma quest’ultimo aveva fatto presente che non c’erano soldi. Il punto chiave, ora è capire perché l’intervento per tagliare quella piante non venne fatto. E per questo motivo non si può escludere che la procura intenda ricostruire i contatti, eventuali scambi di mail o messaggi che sono intercorsi tra i due per chiarire se qualcuno di loro segnalò all’altro o ad altri superiori.

Francesco Donadoni