Bergamo, la strage non si ferma: terzo morto sul lavoro in dieci giorni

I sindacati compatti dopo la tragedia in azienda avvenuta a Spirano: "Serve un patto"

Il sopralluogo delle Forze dell’ordine e dei soccorritori presso l’impianto produttivo

Il sopralluogo delle Forze dell’ordine e dei soccorritori presso l’impianto produttivo

Spirano (Bergamo) -  È morto investito da un tir nel cortile dell’azienda “De Berg“ di Spirano, nella Bergamasca, che produce pannelli di polistirolo per l’edilizia. Sergio Persico, di Orio al Serio, 53 anni, si trovava sul muletto ed è stato travolto dal camion che procedeva in retromarcia intorno a mezzogiorno. In dieci giorni, solo in questa provincia, è la terza vittima sul lavoro, un’emergenza che in Lombardia non sembra arrestarsi. Da inizio anno sono oltre trenta. «Ancora una volta – commenta il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana – ci troviamo di fronte a un lutto grave e ingiustificabile. Come Regione abbiamo incrementato le nostre azioni a salvaguardia dei lavoratori. Un impegno che continuerà a essere costante e, dove possibile, ancora più forte». Bergamo e Varese sono le zone più colpite nelle ultime settimane con quattro morti. Ma l’emergenza è trasversale a tutte le province. Ecco perché i sindacati sono tornati a chiedere «di inserire e potenziare nei programmi scolastici di ogni ordine e grado, la materia della salute e sicurezza sul lavoro». 

In una nota congiunta diffusa da Cgil, Cisl e Uil e dalle categorie del settore chimico (Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil) sottolineano come il fatto che «l’incidente» non sia avvenuto «in una attività specifica di quella azienda, ma in un investimento da mezzo in manovra non toglie nulla alla gravità di quanto avvenuto. Anzi, deve costringerci a ampliare le vedute in tema di sicurezza, che va naturalmente allargata anche allo spazio esterno all’azienda e alle azioni di manovra di mezzi esterni».  «Ribadiamo ancora una volta come la sicurezza sul lavoro, la formazione e una maggiore cultura della tutela e della vita sui luoghi di lavoro, sia indispensabile. La manifestazione ‘Lavorare per vivere’, promossa dall’Ugl, intende sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul dramma delle morti sul lavoro affinché fra le massime priorità del Governo venga data centralità alla sicurezza e alla tutela dei lavoratori» hanno dichiarato in una nota congiunta Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, e Claudio Morgillo, segretario Ugl Lombardia.

Sempre ieri, nel Milanese, un operaio di 44 anni ha perso un piede, completamente amputato da un muletto che gli è passato sopra in una fabbrica in via Cadorna a Cormano, in provincia di Milano. E a Pavia un operaio di 47 anni è rimasto ferito . Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto operata dagli ispettori della Ats di Pavia sembra che l’uomo, che vive a Mortara, era al lavoro all’interno di un’azienda di strada Marziana. In particolare stava lavorando su una pala eolica quando all’improvviso è stato colpito da un pezzo di ferro che si è forse staccato dalla struttura sulla quale stava operando e che lo ha colpito. Secondo i primi accertamenti il pezzo di ferro lo avrebbe colpito al petto in particolare nella zona dello sterno.