Morengo, maxi-risarcimento per gli espropri

Tegola sul paese, la Corte di Appello ha respinto la richiesta dell’Amministrazione comunale di sospensione del pagamento di 1,4 milioni

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di Amanzio Possenti

È una tegola pesante quella sovrastante il Comune di Morengo a seguito di un forte risarcimento che è chiamato a pagare su una vicenda di esproprio risalente agli anni Ottanta del secolo scorso e dopo che la Corte di Appello ha respinto la richiesta comunale di sospensione del pagamento di 1,4 milioni di euro, il risarcimento del quale si parla. Trattandosi di sentenza esecutiva, il Consiglio comunale aveva riconosciuto mesi fa, formalmente, il debito fuori bilancio.

Il Comune di Morengo - località della Bassa Bergamasca - aveva presentato ricorso, tramite le osservazioni del proprio legale con il proposito "di perseguire l’interesse pubblico e tutelare l’ente" richiedendo appunto la sospensione della esecutività della sentenza fino all’esito del ricorso che, dice il sindaco, "risulta ancora pendente". Ma la richiesta non è stata accolta, no alla sospensione.

Risultato: il Comune si trova pertanto a pagare un risarcimento elevato per le sue disponibilità. Il sindaco Amilcare Signorelli - impegnatosi a risolvere il problema e che sottolinea come in questa questione la sua amministrazione "non ha alcuna responsabilità" – ricorda il fatto che in quarant’anni della vicenda non si sia provveduto a costituire un fondo rischi (nel caso di soccombenza), ad accantonare risorse, tentando di trovare una soluzione al problema. Ed ora ci si trova in grossa difficoltà e di fronte ad un danno oneroso per il Comune. Si dice che la somma da corrispondere quale risarcimento degli espropri equivarrebbe a circa il 70% del bilancio comunale di Morengo.

Resta un obiettivo che l’Amministrazione intende perseguire: arrivare a concludere - ponendo la parola fine entro il termine del mandato amministrativo in corso- questa annosa vicenda nata con l‘esproprio di alcuni terreni negli anni Ottanta (per le aree Pip) e trascinatasi finora, sino al cospicuo risarcimento del quale si tratta.