
Il tribunale di Bergamo
In un video Massimo Simonetta, 52 anni, di Genova, si definisce musicista, compositore e studioso di psiche. Attualmente si trova in carcere con l’accusa di essere a capo di una setta che nelle Marche avrebbe commesso abusi, pare anche su minori. Inchiesta della procura di Ascoli Piceno. Una perizia ha dichiarato che è capace di intendere e volere. Il processo nelle Marche è ancora in corso. Nel frattempo, però, il 52enne, difeso dall’avvocato Christian Manzoni, deve rispondere al tribunale di Bergamo di stalking nei confronti di una 67enne, sua ex vicina di casa, assistita dall’avvocato Pasquale Silvestro. Il fascicolo è del pm Laura Cocucci che ha chiesto il rinvio a giudizio. Ieri l’udienza davanti al giudice delle udienze preliminari Federica Gaudino. Alla fine c’è stata richiesta di perizia psichiatrica subordinata alla relazione che era stata disposta a suo tempo nell’inchiesta marchigiana e in cui l’uomo era risultato capace di intendere. Una volta letta, il gup deciderà: prossima udienza il 21 aprile. I fatti in questione sono del 2018. Una vicenda, di atti persecutori, incredibile. Come ha raccontato la vittima, lasciando il tribunale. Amante della natura, col marito aveva comperato una cascina nel verde ad Almenno San Bartolomeo. Se non fosse che l’indagato, (abitava in una cascina al di là della strada) le abbia reso la vita un incubo. "Non so perché ce l’avesse con me, forse per via dei miei cani che abbaiavano. Mi gettava nel prato pezzetti di vetro, barrette di cioccolato che fanno male ai cani. E infatti sono morti. Mi ha provocato uno stato d’ansia – racconta la donna – al punto che ho dovuto cambiare la mia vita. Uscivo di casa il meno possibile, e se proprio utilizzavo una porta secondaria. Aveva puntato le telecamere in direzione di casa mia. Mi controllava ogni movimento, mi ingiuriava per via della mia disabilità. Poi ho denunciato".