"Micro aziende e il nostro istinto. Ecco perché cambiamo prima"

Le manager: vogliamo preservare il pianeta. Ma non mancano le difficoltà

"Micro aziende e il nostro istinto. Ecco perché cambiamo prima"

"Micro aziende e il nostro istinto. Ecco perché cambiamo prima"

L’universo femminile presenta caratteristiche proprie rispetto alle imprese gestite da uomini. In particolare – sottolineano gli analisti di Ener2Crowd.com, prima piattaforma e app a livello nazionale per gli investimenti green – "le imprese femminili hanno una maggiore concentrazione nel settore dei servizi (67% contro il 56%) e minori dimensioni (il 97% sono micro imprese fino a 9 addetti)". Caratteristiche che le rendono più portate a "investire maggiormente in tecnologie digitali e in sostenibilità ambientale". Le imprese giovanili femminili inoltre sono il 10,5% del totale delle aziende condotte da donne, mentre l’imprenditoria giovanile pesa solo il 7,6% sull’insieme delle imprese maschili. Un’altra caratteristica che spiega la predisposizione a innovare sia sul piano delle tecnologie digitali, sia sulle pratiche quotidiane che consentono di migliorare la sostenibilità ambientale. Infine c’è anche un’indole, "l’istinto materno che porta a voler custodire e preservare il pianeta" sottolinea Linda Corsi, content manager di Ener2Crowd.

Chi investe, tuttavia, si imbatte nelle difficoltà. Ostacoli che fisiologicamente si incontrano in ogni fase di transizione verso il cambiamento. "Lo scoglio tra i più ardui da dover superare è la formazione: anche le imprenditrici avvertono l’esigenza di migliorare la conoscenza in relazione alla finanza partecipativa, alle tecnologie e allo sviluppo green" testimonia Sara Salerno, event & community manager della piattaforma di riferimento a livello nazionale per gli investimenti green.

L.B.