REDAZIONE BERGAMO

Scoperta maxi-truffa, consulente finanziario radiato dall’albo continuava a lavorare: arrestato

Bergamo, è indagato per truffa, appropriazione indebita, abusivismo finanziario e bancario. Sequestrati beni per 1,3 milioni di euro

Operazione è stata eseguita dalla guardia di finanza di Bergamo (foto di repertorio)

Operazione è stata eseguita dalla guardia di finanza di Bergamo (foto di repertorio)

Bergamo, 8 aprile 2025 –  I finanzieri del comando provinciale di Bergamo stanno dando esecuzione a un'ordinanza, emessa dal gip, che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di un ex consulente finanziario, indagato per truffa, appropriazione indebita, abusivismo finanziario e bancario, destinatario altresì di un sequestro preventivo per 1,3 milioni di euro.

L'indagine, coordinata dalla locale procura e svolta dai militari del nucleo di polizia economico-finanziaria di Bergamo, ha tratto origine da una decina di querele sporte da soggetti truffati dall'uomo, iscritto all'albo sino al 2019, il quale, sebbene radiato, ha continuato a esercitare abusivamente l'attività.

Nello specifico, l'indagato, esperto conoscitore del diritto bancario, attesi incarichi dirigenziali già ricoperti in due intermediari finanziari in provincia di Bergamo, promettendo rendimenti sicuri e rilevanti avrebbe raccolto abusivamente i risparmi di molteplici clienti,ricevendo da questi anche le credenziali di accesso ai conti correnti.

E' emerso, infatti, come l'indagato, per celare la propria identità, utilizzasse conti correnti e bancomat intestati ai propri ignari clienti, ai quali aveva nel tempo sottratto le credenziali online, in modo da poter operare liberamente. Al fine di ingannare gli ignari investitori, sottoponeva loro prospetti falsificati nei quali si attestava la redditività degli investimenti, in realtà mai effettuati,in azioni di società di diritto elvetico.

La dinamica ricostruita si è sostanziata nel modello di truffa noto come schema Ponzi, poiché gli investimenti proposti erano, in realtà, fittizi e le disponibilità finanziarie acquisite venivano fatte transitare tra i conti correnti degli stessi clienti/investitori al fine di soddisfare parzialmente,di volta in volta, le richieste di rientro del capitale investito.

La platea dei clienti raggirati è variegata, sia per fascia d'età, tra i40 e i 65 anni, che per profilo professionale, da pensionati a dirigenti di multinazionali.