FRANCESCO DONADONI
Cronaca

Mauro Carminati, la famiglia del 32enne morto in Scozia: "È stato un figlio modello"

Stezzano, mamma e papà sono volati a Edimburgo: una settimana per portare a casa la salma

Mauro Carminati amava la storia e i viaggi: il 32enne di Stezzano è morto in Scozia per un'infezione

Mauro Carminati amava la storia e i viaggi: il 32enne di Stezzano è morto in Scozia per un'infezione

Stezzano (Bergamo) – Il rientro della salma di Mauro Carminati, 32enne di Stezzano morto a Edimburgo venerdì per un’infezione, avverrà entro una settimana. In Scozia ci sono mamma Cinzia e papà Fabrizio che si stanno facendo aiutare da una parente a districarsi con la burocrazia per ottenere il via libera e portare Mauro a casa. Il 24 aprile Mauro Carminati, ingegnere matematico alla Lamborghini di Sant’Agata Bolognese, era partito alla volta di Edimburgo. Il viaggio che sognava da una vita.

“Gli piacevano i viaggi di stampo storico-culturale – racconta il fratello minore, Stefano – Amava il fascino della natura e dei paesaggi incontaminati del Nord Europa: aveva in programma di andare anche in Norvegia tra i fiordi". Sogni spezzati da un’infezione fatale, comparsa a una gamba poco dopo il suo arrivo in Scozia.

Il ricordo

"Aveva giocato a calcio e a basket, si allenava regolarmente in palestra. Era una persona sana – continua il fratello, che non si capacita – Quando andavamo a camminare in montagna non gli stavo dietro". Per Stefano Carminati, suo fratello Mauro era una guida. Non solo tra i sentieri: "Da ragazzi mi aiutava nello studio della matematica. La capiva al volo".

Chi era

Il trentaduenne, dopo il diploma all’Istituto Natta di Bergamo, si era laureato con il massimo dei voti al Politecnico di Milano. Poi era partito per la Germania: dopo il master a Monaco aveva lavorato nel quartier generale dell’Audi, prima del rientro in Italia alla Lamborghini. In settimana viveva a Crevalcore ma ogni volta che ne aveva l’occasione, durante i fine settimana o in smart working, tornava nella casa di famiglia a Stezzano. "Era un giovane eccezionale – ricorda commosso lo zio Luca Castellani – Una persona riservata, educata, di un’intelligenza rara. Sembra una banalità, ma dovessi descriverlo con un aggettivo è: eccezionale".

Un esempio

“Era il figlio modello che tutti avrebbero voluto". Altre grandi passioni, la fotografia e la lettura. "Leggeva tantissimi libri. Soprattutto testi sulla storia", ricorda il fratello. "Quando era piccolino, entrava nelle librerie dei centri commerciali e non riuscivi più a farlo uscire", aggiunge lo zio. Ultimamente si era avvicinato anche alla cultura del vino: "Mauro era una persona molto curiosa. Viaggiando parecchio per lavoro, portava sempre a casa qualche etichetta particolare da assaggiare con papà".