Malcom, ucciso in stazione L’arrestato tace sul debito

Calolziocorte, movente e dinamica restano da chiarire

Malcom, ucciso in stazione  L’arrestato tace sul debito
Malcom, ucciso in stazione L’arrestato tace sul debito

CALOLZIOCORTE (Lecco)

Ha fatto scena muta l’assassino di Malcom (nella foto), il ventitreeenne originario del Burkina Faso che martedì pomeriggio, in pieno giorno, tra il via vai di pendolari, è stato ammazzato sulla banchina del binario 3 della stazione di Calolziocorte. L’amico e connazionale di 25 anni che ha pugnalato e ucciso Malcom a tradimento, sotto gli occhi di sua madre, ieri, durante l’interrogatorio di garanzia, non ha aperto bocca davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecco Nora Lisa Passoni e al sostituto procuratore Chiara Di Francesco, il pm incaricato del caso. Si è avvalso della facoltà di non rispondere. "È un ragazzino", si limita a riferire il suo avvocato di fiducia Marilena Guglielmana, che ha chiesto che il suo giovane cliente, che abita a Lecco ed è stato stanato a casa della fidanzata, lasci il carcere. Il venticinquenne al momento però da Pescarenico non esce, il gip si è riservato di decidere sull’istanza di una misura alternativa. Da quel poco che è trapelato sembra comunque che dietro all’omicidio ci sia una questione di soldi legata alla droga, trovata a casa del killer, pare un debito di 50 euro appena.

Oltre al movente, resta da chiarire la dinamica dell’agguato, forse un regolamento di conti degenerato e finito male, sebbene Malcom sia stato prima pugnalato ad una coscia, con il fendente che gli avrebbe reciso la femorale, e poi inseguito e di nuovo colpito al cuore. La scena è stata immortalata dalle telecamere del casello ferroviario e dagli smartphone dei passeggeri che in quel momento stavano salendo e scendendo da un treno giunto in stazione. Un agente della Polfer che si trovava a pochi metri di distanza ha provato a fermare a mani nude l’emorragia che stava ammazzando Malcom steso a terra in preda agli spasmi, in attesa dei soccorritori di Areu, ma non è servito. Daniele De Salvo