
assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Sergio Gandi presenta il programma di iniziative
Un denso palinsesto di iniziative (fino al 16 febbraio) per celebrare il 27 gennaio, Giorno della Memoria, e per non dimenticare l’orrore della Shoa. L’hanno realizzato il Comune di Bergamo e l’Isrec (Istituto bergamasco per la storia della resistenza e dell’età contemporanea). Tra le iniziative, spicca quella organizzata nell’atrio di Palazzo della Libertà, che è stata Casa littoria, carcere, simbolo dell’epoca fascista e oggi è luogo di cultura: nell’atrio sono allestiti piccoli salotti con un televisore, ad evocare quelle "tiepide case" di cui Primo Levi scriveva in “Se questo è un uomo“.
Qui si ascolteranno le voci delle donne che per prime raccontarono l’orrore dei campi di concentramento, insieme a quella di Levi. L’installazione audiovisiva “Nelle vostre tiepide case. Un coro di voci per il Giorno della Memoria“ sarà inaugurata domani alle 17,30 e sarà l’occasione anche per ricordare Angelo Bendotti, presidente Isrec, venuto a mancare lo scorso dicembre. A Giulio Sirtoli, nato il 9 agosto del 1921, di professione meccanico, morto sotto i bombardamenti, sarà dedicata invece la decima Pietra d’inciampo della città di Bergamo in Porta San Lorenzo. Sirtoli venne catturato in Grecia e morì perché lui, internato militare e costretto a lavorare come prigioniero nella fabbrica Halberg di Ludwigshafen am Rhein, non aveva diritto di proteggersi nei rifugi.
Tra le altre iniziative per il Giorno della Memoria la deposizione della corona d’alloro al binario 1 della stazione, in memoria di chi iniziava il suo viaggio senza ritorno verso i campi di concentramento. Alle 12, nel giardino di Palazzo Frizzoni, sede del Comune, i ragazzi dell’istituto Donadoni commemoreranno i 20 bambini ebrei usati come cavie e uccisi dopo torture. Protagoniste anche le biblioteche: alle 17,30 alla Tiraboschi è in programma la lettura di alcuni brani e poesie. Il 2 febbraio, alla biblioteca Mai, verranno letti alcuni brani che ricordano i Giusti tra le nazioni. "L’Amministrazione ha fatto un importante lavoro – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Bergamo, Sergio Gandi –. Non è una memoria cristallizzata, ma che si rinnova portando ogni anno elementi aggiuntivi".