
LA VENDETTA L’uomo ha preso di mira le vetture dei colleghi
Bergamo, 15 aprile 2015 - «È vero, quando ho visto l’auto dei miei colleghi che avevano contribuito al mio licenziamento ho deciso di bucare le gomme con un coltello per vendicarmi». Ha ammesso le sue responsabilità davanti al giudice Ilaria Sanesi, nel corso del processo per direttissima, F.S., il 47enne di Dalmine arrestato lunedì dai carabinieri con le accuse di danneggiamento aggravato e porto abusivo di armi bianche. Il dibattimento è stato rinviato a mercoledì prossimo, mentre l’uomo è stato scarcerato e sottoposto alla misura dell’obbligo di firma dai carabinieri tre volte la settimana. La vicenda è iniziata un anno e mezzo fa, quando il 47enne era stato sorpreso a bucare le gomme delle vetture di alcuni colleghi dell’azienda tessile “Cristini” di Fiorano al Serio, con i quali non andava d’accordo.
I titolari gli avevano chiesto di dimettersi: in cambio nessuno lo avrebbe denunciato. Così era accaduto: lui aveva lasciato il lavoro e la vicenda sembrava essere finita lì. Ma F.S. ha covato la sua vendetta per oltre un anno, fino a quando, lunedì mattina, ha deciso di agire. E’ arrivato nel parcheggio dell’azienda “Cristini” e con un coltello ha di nuovo bucato le gomme di due vetture di colleghi con cui aveva discusso l’anno prima, ma è stato sorpreso dai titolari che stavano uscendo proprio in quel momento. Questi ultimi hanno avvisato i carabinieri, che hanno fermato l’ex dipendente e lo hanno portato in caserma. Addosso aveva due coltelli di lunghezza superiore al consentito, circa 20 centimetri, con una lama lunga 9 centimetri, uno a farfalla e l’altro di tipo militare.