Sono stati sequestrati i capannoni dell’azienda di rifiuti speciali di Colico dove sono divampati due incendi a distanza di tre settimane l’uno dall’altro. A ordine di mettere i sigilli è stato il magistrato di turno. Il sindaco Monica Gilardi ha invece firmato un’ordinanza di inagibilità delle strutture distrutte dal duplice rogo, l’ultimo dei quali ha provocato una nube tossica che si è propagata fino a Lecco. Le fiamme non sarebbero state appiccate di proposito, sarebbero divampate probabilmente per un incidente, dovuto pare al surriscaldamento di qualche batteria da smantellare stoccata nell’impianto. Già in passato però lì si sono verificati altri incendi.
"Il rogo accorso il 10 dicembre segue di poche settimane un altro evento della stessa natura e altri incendi avvenuti nel passato recente – conferma e spiega il sindaco –. Il susseguirsi di tali accadimenti ha ingenerato preoccupazione nei cittadini di cui ho il dovere di tutelarne la salute. Lunedì 11 dicembre è stata emanata un’ordinanza che ha come primario obiettivo perseguire la sicurezza di cittadini e lavoratori, obiettivo non derogabile a favore di qualsivoglia altro interesse. Nella stessa data, successivamente all’ordinanza, è stato disposto anche il sequestro probatorio dell’immobile interessato dai fatti, da parte dei magistrati". Daniele De Salvo