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L’addio a Roberto Sestini il patron della “Siad”. Omaggio dalle istituzioni
Il giorno dell’ultimo saluto. In una chiesa di Sant’Alessandro in Colonna gremita si sono celebrati ieri pomeriggio i funerali di Roberto Sestini, il patron della Siad (che guidava dal 1970), scomparso sabato all’età di 88 anni. Istituzioni (il sindaco Giorgio Gori e il presidente della Provincia Pasquale Gandolfi, tra gli altri), imprenditori e dipendenti della Siad si sono riuniti per l’addio a uno dei maggiori industriali bergamaschi e italiani. Fiori bianchi e gialli sul feretro del presidente del gruppo chimico e tantissime persone che si sono strette attorno alla moglie Giovanna, ai figli Bernardo, Roberta e Cristina e ai nipoti in questo momento di dolore.
Il figlio Bernardo dall’altare ha ricordato il padre e gli ha lanciato un ultimo, commosso, messaggio: "Caro presidente, dopo 64 anni ti salutiamo". Durante l’omelia il parroco di Sant’Alessandro in Colonna, don Giovanni Carzaniga, ha ricordato l’uomo prima ancora che l’imprenditore, punteggiato da tante qualità: autorevolezza, carisma, umiltà. E da un grande amore per Bergamo, per la quale si è speso in varie situazioni. Carisma "che però non faceva pesare". In una parola. Quello che ha fatto la differenza, in Roberto Sestini, è stato il capitale umano. Nel corso del funerale è stato anche ricordato il grande impegno professionale messo in campo da Sestini e dalla sua azienda (leader mondiale per la produzione di ossigeno medicale) tra marzo e aprile 2020, il periodo peggiore per quanto riguarda il Covid nella Bergamasca, per garantire gli approvvigionamenti di ossigeno agli ospedali, in particolare al Papa Giovanni XXIII di Bergamo, e ai numerosi malati costretti a rimanere a casa. M.A.