Due vite spezzate in meno di 24 ore. Due motociclisti, della stessa età, 33 anni, morti in incidenti diversi accaduti tra venerdì sera e ieri mattina in città. L’ultimo, in ordine di tempo, si è verificato intorno alle 10 in via Petrarca, nel centro di Bergamo. La vittima, Yemlal El Arbi, per tutti Zaccaria, di origini marocchine e residente a Osio Sotto, in sella alla sua moto si è scontrato con un’auto. La vettura, condotta da un settantaduenne stava effettuando una svolta. Il motociclista viaggiava in direzione del centro città, ed è stato urtato dall’auto in manovra. Il centauro è stato sbalzato di sella, mentre la sua moto ha terminato la corsa contro la colonna di un palazzo. Il trentatreenne è morto durante il trasferimento in ospedale nonostante i sanitari abbiano tentato di rianimarlo. Lascia moglie e un figlio. Sul posto il 118 ha inviato due ambulanze e due auto mediche, oltre alla Polizia locale per i rilievi. Illesa, ma in stato di choc, una donna di 53 anni, che era ferma al semaforo. Per lo schianto è stata investita da un getto di benzina, ma non è rimasta ferita.
Poche ore prima, venerdì sera, a perdere la vita è stato Simone Monzio Compagnoni, 33 anni, meccanico (lavorava a Brembate di Sopra) residente a Canonica d’Adda. Lo schianto intorno alle 20,30 su quel tratto di provinciale 525, lungo via per Grumello, in città, dove in soli dieci mesi si sono verificati tre incidenti. Secondo una prima ricostruzione Compagnoni stava viaggiando da Lallio verso Bergamo, quando all’altezza dello svincolo per Colognola un’auto, condotta da una quarantaseienne di Zanica gli si è parata davanti. Nel tentativo di evitare l’impatto il motociclista avrebbe frenato perdendo però il controllo dello scooterone. Finito a terra dopo un volo di diversi metri, il trentatreenne, che pure indossava il casco, è morto sul colpo. L’esatta dinamica è al vaglio della Polizia locale. La donna al volante, sotto choc, è stata sottoposta ai test dell’alcol e stupefacenti.
Francesco Donadoni