MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

La montagna si studia all’università "Territori da scoprire e valorizzare"

Il corso di perfezionamento dall’ateneo di Bergamo prevede seminari a Clusone. San Pellegrino e Sondrio

di Michele Andreucci

Attribuire rinnovata importanza al territorio montano per saperlo valorizzare in vista di una fruizione turistica ricca e consapevole. È l’obiettivo del corso di perfezionamento per l’anno accademico 2021-2022 sulla “Valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e ambientali in Montagna” promosso dall’Università degli studi di Bergamo, che prevede, attraverso una serie di incontri che si terranno a San Pellegrino, Clusone e a Sondrio, lezioni frontali e attività di project world su temi di valorizzazione dei territori montani alpini. "Sarà un corso di formazione residenziale in montagna - sottolinea Fulvio Adobati, docente di Urbanistica e direttore del Centro Studi sul Territorio “Lelio Pagani” dell’Università di Bergamo -. L’ateneo si è preso questo impegno che, al tempo stesso, è uno scenario di lavoro importante per noi e il territorio".

Un corso rivolto alle valli e alla realtà della montagna lombarda. "È importante - aggiunge Tiziano Maffettini, presidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio - che i giovani conoscano il proprio territorio per saperlo poi promuovere svolgendo un ruolo da protagonisti". Affiliati al progetto di realizzazione del corso, numerosi enti: la Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Comunità Montana Valle Brembana,Comunità Montana Valle seriana, Comune di Clusone, San Pellegrino Terme, Club Alpino Italiano - Save The Mountains, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo, Outback 97.

"Negli ultimi anni - conclude la professoressa Elisabetta Bani, prorettrice alla terza missione e ai rapporti con il territorio - la montagna sta recuperando una centralità, sulla quale moltiplicare gli sforzi, nelle politiche territoriali e nelle progettualità di sviluppo. Possiamo dare un apporto incisivo, far sentire la voce della ricerca scientifica, anche al di fuori dell’ambito accademico".