
A Colzate il crollo sulla strada di San Patrizio blocca trecento residenti. Rinforzati gli sbarramenti contro chi si mette in pericolo per un video.
Colzate (Bergamo) – Schiavi del web. Non si fermano davanti a niente, neanche ai pericoli. Ne sanno qualcosa a Colzate, uno dei paesi della Bergamasca maggiormente colpito dal nubifragio di giovedì, che ha provocato la frana sulla strada di San Patrizio, ancora chiusa, e l’isolamento di oltre 300 residenti nelle frazioni di Piani di Rezzo e Bondo.
L’Amministrazione è stata costretta a potenziare gli sbarramenti che impediscono l’accesso all’area dello smottamento a causa dei troppi curiosi che, incuranti dei divieti e in alcuni casi portando con loro anche bambini, scavalcano o spostano le transenne per meglio filmare con il cellulare la frana e la strada occupata. "Abbiamo potenziato gli sbarramenti – fa sapere il Comune sul proprio profilo Facebook – Facciamo appello al buon senso, oltre che all’obbligo di rispettare i divieti di accesso e chiusura della strada".
A patire l’isolamento, anche gli studenti. C’è chi è tornato alla didattica a distanza come durante la pandemia. E chi invece, alunno della scuola media a Colzate, va e viene a piedi lungo il chilometro della vecchia mulattiera. Nel frattempo a Bondo si programmano interventi di somma urgenza. Spiega il sindaco di Colzate, Gian Lorenzo Spinelli: "Abbiamo chiesto alla Regione 100mila euro per intervenire in fretta. Dobbiamo però ancora quantificare esattamente i danni". Intanto il quad della Croce Verde di Colzate ha ripreso a percorrere la mulattiera per portare alimenti agli isolati.