
È solo il primo passo
ma è sempre più vicina
la rinascita dell’ex linificio canapificio nazionale di Fara D’Adda, fabbrica fondata
nel 1870 e che ha conservato
la filatura del lino sino al 2008, quando l’attività industriale
è cessata definitivamente.
La società Immobiliari
e Partecipazioni (che fa parte del Gruppo Marzotto), proprietaria dello storico complesso che sorge
su un’area di 63mila metri quadri lungo il fiume Adda,
ha presentato al Comune
il progetto di riqualificazione che prevede la trasformazione in un complesso dalle molte funzioni: abitazioni, residenza per anziani, strutture
per l’istruzione e ricettive, uffici, impianti sportivi, spazi espositivi e di lavoro. Il costo dell’intervento ammonta
a 90 milioni.
Ora il progetto si appresta
a compiere un ulteriore passo: attraverso il servizio “Invest
in Lombardy“, voluto dalla Regione in collaborazione
con Unioncamere Lombardia
e Promos Italia, l’Agenzia nazionale del sistema camerale per le attività internazionali, andrà a caccia di investitori stranieri. Soddisfatto
il sindaco Raffaele Assanelli:
"Ora ci siamo. Ci dà grande soddisfazione il fatto
che la proprietà abbia dimostrato che è sua volontà mettere mano al complesso. Potremo vederlo rinascere
dando slancio anche
al nostro paese".
Dal 2008 l’ex linificio
è esempio d’archeologia industriale aperto anche
a visite pubbliche. Progetti
di riqualificazione però
non erano stati presentati, salvo quello della Immobiliari
e Partecipazioni del 2009, respinto dal Comune perché giudicato troppo impattante per via di un grande centro residenziale e commerciale.
Michele Andreucci