PAOLO CROCE
Cronaca

Inter, fra scudetto e futuro. I due mesi caldi di Zhang

Il 20 maggio dovrà restituire il prestito di oltre 350 milioni (più interessi) a Oaktree. Il Fondo non concederà altro tempo, vincere la seconda stella potrebbe non bastare.

Inter, fra scudetto e futuro. I due mesi caldi di Zhang

Inter, fra scudetto e futuro. I due mesi caldi di Zhang

Da uno scudetto già in cassaforte a mezza squadra in giro per il mondo con le nazionali, ad una eliminazione dalla Champions non ancora digerita. E non che il ’’caso Acerbi’’ contribuisca a far tornare il sorriso. La Curva Nord ieri ha preso posizione in merito: ’’Senza prove concrete (sul presunto insulto razzista a Juan Jesus ndr), noi al fianco di Acerbi’’. Della serie: la vicenda è solo alle battute iniziali ed è destinata a fare ulteriore clamore. Proprio quello che l’Inter avrebbe preferito evitare.

Fra i temi sul tavolo (destinato questo a condizionare anche il mercato e magari la carriera di Inzaghi ora tanto apprezzato in Premier) c’è il futuro della proprietà.

Mancano infatti solo due mesi alla scadenza del prestito concesso dal fondo Oaktree a Suning. Il Fondo statunitense non avrebbe nei suoi piani strategici l’intenzione di rilevare il club nerazzurro, ma potrebbe cambiare idea. Da parte di Zhang c’è infatti la richiesta (rifiutata) di spostare la scadenza per restituire tutto il prestito nel 2026 o 2027.

Una mossa nata dalla convinzione di Suning secondo la quale, non avendo pronto un compratore, Oaktree potrebbe concedere tempo. La risposta però sarebbe negativa. Il fondo teme a questo punto che il valore del club possa abbassarsi, complicando ulteriormente le possibilità di individuare un investitore non solo disposto a rilevare l’Inter, ma anche a pagare il debito di Zhang.

Suning, per restare in sella, dovrà inoltre dimostrare che l’Inter ha imboccato un percorso destinato a sistemare i conti, con un risultato di bilancio che, al prossimo 30 giugno, dovrebbe dimezzare le perdite rispetto ai -85 milioni del 2022/23. A tutto questo, per completare il quadro, andrebbe ad aggiungersi anche la questione stadio (riqualificazione o meno di San Siro), altra partita nella quale il tempo gioca decisamente contro l’Inter.