F.D.
Cronaca

Calcinate: schiacciato dal camion mentre pulisce il cassone. Muore operaio

L’incidente all’interno di una cava nella zona artigianale del paese. La vittima ha 54 anni

Ambulanza (Archivio)

Calcinate – Ancora un morto sul lavoro. Dopo le due vittime nel Bresciano, è successo di nuovo, a Calcinate, nella Bergamasca, a distanza di sole 24 ore. Una lunga catena di eventi tragici che non si riesce a spezzare.

Questa volta a perdere la vita è stato un operaio di 54 anni, residente a Calcinate. La disgrazia intorno alle 18 all'interno di una cava in via Monte Misma, nella zona artigianale del comune al confine con Cavernago. Secondo le prime informazioni, l'uomo, residente in paese e dipendente della ditta Milesi Sergio, sarebbe stato schiacciato dalla sponda di un camion mentre stava pulendo il cassone. Un impatto violento che alla fine non gli ha dato scampo.

Ancora non è chiaro se in quel momento il 54enne fosse solo mentre stava eseguendo la pulizia del cassone del mezzo pesante. Scattato l’allarme sul posto la centrale operativa del 118 ha inviato l’automedica e l’ambulanza per prestare soccorso al ferito. Ma quando il personale medico ha raggiunto il luogo dove si era verificato l’infortunio, per il 54enne, purtroppo, non c’era più nulla da fare se non verificare il decesso. Per i rilievi di legge sono intervenuti i i carabinieri della Compagnia di Bergamo e i colleghi della stazione di Calcinate e i tecnici di Ats per ricostruire la dinamica dell'incidente. È stato avvisato il magistrato di turno.

Mentre martedì a pagare il tributo di sangue è stata Brescia con due incidenti mortali sul lavoro. Uno a Lonato (tra i caselli di Brescia e Desenzano), alle 10.30 del mattino, l’altro a Castegnato, alle 16.30 del pomeriggio. Due vittime in sole sette ore, a poche decine di chilometri di distanza. La prima si chiamava Tiziano Pasquali aveva 60 anni e viveva a Piove di Sacco, nel Padovano. Stava lavorando in un cantiere stradale — per le operazioni di asfaltatura della corsia di emergenza — lungo la A4 quando per cause ancora al vaglio degli investigatori è stato travolto da un mezzo pesante, che, però, sembra fosse in movimento e solo di passaggio. Un urto terribile che non gli ha lasciato scampo.

Nel pomeriggio a perdere la vita è stato invece Sami Macukulli: origini albanesi, una casa a Caorle (Venezia), è precipitato da una cinquantina di metri mentre stava lavorando a un traliccio dell’alta tensione in via Padana Superiore per conto della Coget Impianti, ditta che ha sede a Rovato e si occupa di impianti di distribuzione di energia elettrica. Un volo nel vuoto che gli è costata la vita. La corsa contro il tempo degli operatori del 118 e i tentativi di rianimare il giovane non sono bastati a salvarlo. Verosimile causa dell’infortunio, stando ai primi riscontri e agli accertamenti, potrebbe essere stata la rottura della catena di aggancio al traliccio