In fuga con l’arsenale in auto. Tre alias e parecchi misteri

Ha forzato il valico di Brogeda, fuggendo lungo la A9, alla guida di un suv rubato in Svizzera .

In fuga con l’arsenale in auto. Tre alias e parecchi misteri

In fuga con l’arsenale in auto. Tre alias e parecchi misteri

Ha forzato il valico di Como Brogeda alla guida di un suv rubato in Svizzera, carico di armi, refurtiva e documenti. L’uomo alla guida, è stato arrestato dopo dieci ore di ricerche dai carabinieri di Turate, che lo hanno individuato fermo a lato della strada mentre stava consultando il suo cellulare. Si chiamerebbe Albert Isufi, albanese di 45 anni, identità che al momento è ritenuta la più credibile rispetto a Albert Hoxa, e soprattutto rispetto a Kristaq Nini, il nome che compariva sul passaporto greco risultato falso. Stessa data di nascita, ma tre diverse storie anagrafiche. I militari di Turate lo hanno rintracciato al termine di una giornata iniziata giovedì alle 9.40 quando, alla guida di una Mercedes Glc 200 grigia, rubata il giorno precedente in Svizzera, ha forzato il valico di Brogeda, fuggendo lungo la A9. Sparito per ore, fino alle 13, quando dalla centrale operativa dei carabinieri, è stata segnalata la presenza dell’auto in via Monti a Rovello Porro. I militari lo hanno bloccato per impedire una ulteriore fuga: l’uomo alla guida ha esibito documenti con l’identità greca, ma è stato portato in caserma a Turate e perquisito. All’interno dell’auto, c’erano una pistola Sig calibro 9 parabellum, una pistola a tamburo North American calibro 22, un fucile Sig calibro 5.56x45, tre caricatori per fucile, 66 cartucce Lugher calibro 9 e un bossolo esploso. Armi comuni da sparo, secondo la normativa italiana, su una delle quali era inciso il nome del proprietario, uno svizzero del Canton Berna che, contattato, ha confermato di aver subito il furto tra martedì e mercoledì. In auto c’erano inoltre una valigetta con 216 posate d’argento, 3 computer portatili, un Iphone, nove bottiglie di superalcolici, capi di abbigliamento, un tirapugni, un grosso cacciavite e una punta da trapano. Infine, quattro passaporti e altrettante carte di identità dei familiari del proprietario della Mercedes. Dopo aver accusato un malore, pare causato da un momento di ansia, per il quale è stato fatto visitare, Isufi è stato arrestato per una quantità di reati che vanno dalla resistenza commessa a Brogeda fino alla ricettazione, introduzione di armi in territorio nazionale e falsi documenti. Difeso dall’avvocato Andrea Donadini, lunedì sarà interrogato dal Gip di Como. Paola Pioppi