REDAZIONE BERGAMO

Impianto Forsu No da comitati e associazioni

Impianto Forsu No da comitati e associazioni

CARPENEDOLO (Brescia)

Impatto odorigeno, di traffico, di emissioni di Co2, ma anche dubbi sulla sostenibilità economica. Per questo Gaia, Laboratorio Ambiente, Eco Rete Rete Ecologica Lombardia, “Ambiente Futuro Lombardia“ Tutela Salute Legalità e Comitato Cittadini Calcinato hanno scritto al sindaco di Carpenedolo e Consorzio Bassa Bresciana Centrale per dire no al nuovo impianto di trattamento Forsu (frazione umida), per la produzione di biometano a Carpenedolo.

"Generalmente i benefici sono tutti ascrivibili a chi costruisce e gestisce l’impianto, mentre le criticità pesano sulla collettività, sulla salute pubblica e sul territorio", afferma l’ex deputato Stefano Apuzzo, a nome delle associazioni e dei comitati, rendendo pubblico il testo della missiva. Associazione e comitati promettono di esser pronti a dare battaglia anche legale in merito a quello che definiscono "un ennesimo impianto inutile in un’area e in una regione satura di impianti, progettato grazie alla bolla del biometano e sostenibile solo con i fondi pubblici del Pnrr". Secondo gli attivisti il futuro impianto di Bedizzole, avrebbe dovuto garantire il trattamento di tutta la Forsu raccolta nel bresciano (il progetto non è ancora stato realizzato, però, visto che si attende l’esito del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica fatto da Energy Power).

"La proposta di un ennesimo impianto in Valsabbia dimostra palesemente che l’interesse non è la programmazione, la prossimità degli impianti o l’autosufficienza dei territori, bensì i business derivanti dalla ‘bolla del biometano’, per di più finanziati con i fondi del Pnrr", sostengono i comitati. Federica Pacella