Impegno contro la criminalità. La Direzione antimafia: calendario e nuove sfide

Brescia, dodici mesi dedicati alla riorganizzazione dell’organismo interforze

Impegno contro la criminalità. La Direzione antimafia: calendario e nuove sfide

Impegno contro la criminalità. La Direzione antimafia: calendario e nuove sfide

La Dia (Direzione investigativa antimafia) inaugurerà il 2024 con un calendario istituzionale. Dopo un’interruzione ventennale, è stata data alle stampe una nuova edizione dell’opera, tutta dedicata alla riorganizzazione che nell’ultimo biennio ha rivoluzionato l’organismo interforze il cui “core business” è dare del filo da torcere ai mafiosi, anzitutto sequestrando le loro ricchezze. A presentarla, ieri, nella sede di palazzo Martinengo, il colonnello Pasquale Del Gaudio. Nata come sezione distaccata di Milano con una quindicina di uomini, la Dia bresciana oggi è un Centro operativo autonomo che conta su 23 investigatori, che a breve dovrebbero diventare 30. "Anche in questo territorio si osserva la presenza di gruppi criminali di matrice ‘ndranghetista oltre all’operatività di gruppi stranieri (nordafricani e albanesi) dediti principalmente ai traffici di stupefacenti, reati predatori, immigrazione clandestina sfruttamento della prostituzioe e della manodopera clandestina", si legge sulle due tavole del calendario di ottobre, mese con un focus sulla Loggia. Il lavoro non manca di sicuro: è noto ormai che il dinamismo economico attiri gli appetiti della criminalità organizzata, che agisce non più con coppola e lupara ma in giacca e cravatta, rendendo servizi finanziari agli imprenditori. "Sono due i settori su cui ci concentriamo: quello investigativo-preventivo a cura del gruppo Gia, che si occupa delle verifiche anti-mafia a livello di prefettura e ora avrà un’attenzione particolare per i progetti del Pnnr - ha spiegato il comandante -. E poi c’è quello giudiziario: con le misure patrimoniali". Beatrice Raspa