Il terziario nella Bergamasca: fatturati in crescita e assunzioni, la ripresa è iniziata

Dall’Osservatorio Ascom emerge fiducia da parte delle imprese

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Qual è la situazione delle imprese del terziario bergamasco? Il termometro è rappresentato dalla fatturazione e dal personale. Da una parte la crescita e dall’altra l’esigenza di assumere. Due parametri che indicano un cauto ottimismo dopo la grande iniezione di slancio dello scorso anno per il post pandemia. È quanto emerge dall’analisi dell‘Osservatorio Ascom Format Research che fotografa la situazione nella Bergamasca dove migliora la fiducia delle imprese del terziario, seppure non si nasconde il peso dei rincari energetici ed i ritardi nei pagamenti. A essere meno fiduciose le micro e piccole imprese (da 1 a 5 addetti) e quelle del turismo. Cresce però in generale la fiducia nell’andamento della propria impresa (43, contro il 40 nazionale e il 32 dello scorso anno). Aumenta la percentuale delle imprese che intendono assumere e diminuisce quella delle imprese che intendono ridurre i propri organici. In robusta crescita l’indicatore relativo all’andamento dei ricavi (a 46 rispetto al dato precedente a 34). A ridurre le aspettative e a pesare sul clima sono l’inflazione, l’aumento consistente dei costi per energia, ma anche di forniture e materie prime (oltre alla difficoltà nel loro reperimento), logistica, trasporti, stoccaggio. Anche i tempi di pagamento sono peggiorati: il 28% delle imprese segnala tempi più lunghi.

"Migliora la fiducia delle imprese del terziario di Bergamo: l’indicatore è pari a 36 (prima era 27) – afferma Pierluigi Ascani, presidente Format Research (nela foto) – . Per quanto ancora basso rispetto a prima della pandemia, il dato di Bergamo è superiore rispetto al dato medio nazionale (35). Stabile la prospettiva in vista del prossimo mese di settembre". F.D.