
Settanta persone tra tecnici specializzati, operatori di impianto e tecnologi dei materiali, 6mila analisi di laboratorio, 67 mila metri cubi di calcestruzzo pari a 160mila tonnellate, fino a 100 automezzi al giorno impegnati nel trasporto dei materiali.
È l’insieme di competenze e materiali messi in campo dalle bergamasche Italcementi e Calcestruzzi per la realizzazione del ponte Genova San Giorgio.
"Ci era stato richiesto un calcestruzzo di qualità – ha detto Giuseppe Marchese, consigliere delegato di Calcestruzzi – rapido nella messa in opera, tenuto conto dei tempi di realizzazione, sostenibile, sicuro e durabile nel tempo. A queste caratteristiche tecniche si è aggiunto un aspetto estetico: le pile di sostegno dovevano essere belle e da “abbracciare“ perché faranno parte dell’ambientazione del parco urbano del Polcevera che sorgerà alla base del ponte. La scelta di Calcestruzzi, società di Italcementi che ha fornito il calcestruzzo per la realizzazione del ponte, è stata di affiancare WeBuild non come semplice fornitore di materiale, ma partner in ogni fase del cantiere".
Tutta la filiera dei materiali utilizzati è stata coinvolta: dalla cementeria di Calusco d’Adda, da dove proviene il semilavorato (il clinker), l’impianto Italcementi di Novi Ligure, dove è stato macinato il cemento “sostenibile“ (il 30% in meno di emissioni) fino agli impianti Calcestruzzi di Genova.
F.P.