MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Gigi Barcella, il parrucchiere-mecenate: "Aprirò all’arte Palazzo Spini"

Bergamo, è il titolare dello storico negozio di via XX Settembre, all’interno del gioiello architettonico. Ora intende mettere a disposizione della città il proprio angolo per eventi, mostre, vernissage

Gigi Barcella, 74 anni, è solito fare donazioni e dare vita a progetti culturali. Ha già trovato il placet de i proprietari dell’edificio per creare il nuovo spazio

Gigi Barcella, 74 anni, è solito fare donazioni e dare vita a progetti culturali. Ha già trovato il placet de i proprietari dell’edificio per creare il nuovo spazio

Bergamo – Il parrucchiere mecenate. È conosciuto così a Bergamo Gigi Barcella, 74 anni, titolare dello storico negozio di via XX Settembre “CrispiUp“. Mezza città è sua cliente, ma in tanti arrivano anche fuori dalla Bergamasca. Il personaggio lui lo ha sempre coltivato, con assoluta discrezione, l’arte della munificenza a beneficio di vari soggetti pubblici e privati.

Un vero filantropo, Barcella, che ha iniziato a fare il garzone di bottega, come si diceva allora, a dieci anni, e che da buon bergamasco alle parole preferisce i fatti. Uno che ama il bello, l’arte, la cultura. Un mecenate che fa donazioni, prende parte a progetti, dà vita ad attività. La nuova iniziativa, in accordo con i proprietari dell’edificio, mira a creare uno spazio artistico nel cortile della sua bottega, all’interno di Palazzo Spini in via XX Settembre 49, gioiello architettonico del 1500 appartenuto a una famiglia di tintori e dotato di un balcone che Gigi ha battezzato “arengo“.

Questo angolo tranquillo verrà messo gratuitamente a disposizione per eventi, mostre, vernissage, reading, installazioni artistiche, rappresentazioni teatrali a enti, associazioni e tutti coloro che ne faranno richiesta in base alle date messe a disposizione da Barcella. Accoglierà attori, cantanti, pittori, poeti e scrittori. "L’obiettivo di questa iniziativa – spiega il parrucchiere-mecenate – è inserire la dimora all’interno del tour che solitamente le guide di Bergamo propongono ai turisti".

«Ho cominciato a lavorare a dieci – ricorda Barcella – facendo il ragazzo-spazzola nel negozio di un barbiere di Seriate che mi diceva sempre: “Se fai il bravo, ti porto a Bergamo“. La città per me era un premio, una meta. E alla fine sono riuscito ad andarci a vivere e a lavorare. In tutti questi anni Bergamo mi ha dato molto. Provo un grande senso di gratitudine nei confronti di questa città e voglio in qualche modo ricambiare, restituire qualcosa". Intensa è anche la collaborazione di Barcella con il Teatro Donizetti, cui ha recentemente fornito il proprio contributo in occasione dell’opera “Raffa in the sky“, dedicata a Raffaella Carrà.