
Tifosi dell'Atalanta
Bergamo, 13 ottobre 2015 - Assolti perchè dalle immagini riprese dalle telecamere dello stadio comunale di Bergamo non era chiaro se fossero loro i tifosi che avevano acceso e lanciato tre fumogeni in campo, durante la partita amichevole tra Atalanta e Nantes del 2 agosto 2014, valida per l'assegnazione del Trofeo Bortolotti. E' finito così ieri mattina il processo, celebrato davanti al gup Ciro Iacomino, contro tre ultrà bergamaschi di 24, 23 e 22 anni, di Dalmine, Presezzo e Nembro. In un primo momento i tre avevano ricevuto un decreto penale di condanna da 30mila euro ciascuno (si tratta di una maxi multa).
Il loro legale, l'avvocato Federico Riva, si è però opposto al decreto contestando il riconoscimento tramite i filmati raccolti dalla Digos allo stadio. Ieri, osservate le immagini fornite, il gup Iacomino ha constatato che i tre ultrà si vedono posizionati in curva, ma non come gli autori del lancio in campo dei fumogeni. E così li ha assolti con formula piena, così come richiesto dallo stesso pubblico ministero Raffaella Latorraca. Una vicenda simile a quella capitata, solo due settimane fa, a un altro ultrà nerazzurro assolto per lo stesso reato dopo essere stato identificato in occasione di Atalanta-Spezia del 9 agosto 2014. Anche in quella occasione a scagionare il giovane erano state le immagini dell'impianto di videosorveglianza dello stadio di Bergamo.