MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Foppolo, l’odissea degli studenti: 3 ore per tornare a casa

Stop al bus delle 15 da Piazza Brembana. La protesta delle famiglie dei ragazzi che frequentano elementari e medie

I genitori degli studenti chiedono ai sindaci di intervenire con la società Sab

Foppolo (Bergamo), 23 ottobre 2020 - Nuova protesta delle famiglie degli studenti di Foppolo e Branzi per la soppressione, avvenuta all’inizio dell’anno scolastico, dell’autobus della Sab (società che si occupa del trasporto pubblico locale extraurbano) che partiva alle 15 da Piazza Brembana, consentendo il rientro a casa dei ragazzi in un orario accettabile. La corsa è stata spostata alle 15.45 e ciò comporta seri disagi per i giovani, costretti ad attendere un’ora dopo la fine delle lezioni. Ad alcuni servono addirittura tre ore per tornare a casa. Le famiglie degli studenti si sono rivolte ai sindaci di Foppolo e Branzi affinché chiedano alla Sab di ripristinare la corsa. Diversi genitori, soprattutto residenti a Foppolo, hanno anche manifestato l’intenzione di trasferirsi in affitto in qualche paese più vicino alla scuola.

"Ho scritto pochi giorni fa alla Sab per sollecitare il ripristino del servizio", spiega il primo cittadino di Branzi, Angelo Rossi. I problemi riguardano tutti gli studenti che da Piazza Brembana devono risalire la Val di Fondra, quindi i Comuni di Isola di Fondra, Branzi, Valleve, Carona e Foppolo. I disagi maggiori si registrano a Foppolo, visto che coinvolgono anche i bambini dell’asilo. "Non avendo un trasporto scolastico interno - dice il sindaco di Foppolo, Gloria Carletti - ci siamo affidati al servizio di linea della Sab. I nostri studenti frequentano asilo, elementari e medie a Branzi. La cancellazione del bus delle 15 da piazza Brembana crea forti problemi anche per i bambini e alcune famiglie sono state costrette a organizzarsi autonomamente per il rientro a casa dei figli.

Peraltro, come amministrazione comunale, provvediamo noi a pagare l’abbonamento ai ragazzi. Sembrava un problema solo di inizio anno scolastico e invece, nonostante numerose proteste, nulla è stato ancora risolto. Per questo anche noi abbiamo scritto alla Sab e alla Comunità Montana. Diverse famiglie, visto il persistere del problema, ci hanno spiegato che hanno intenzione di trasferirsi in affitto in qualche paese più vicino alla scuola". "La situazione è pesantissima - chiarisce la mamma di uno studente -. Così non è più possibile andare avanti, i nostri ragazzi, terminate le lezioni, non possono stare in giro per ore prima di tornare a casa. E tutto questo solo per la cancellazione di una corsa. È assurdo. Ci devono ascoltare e tornare sulle loro decisioni".