Filiera del latte sotto stretta osservazione: "Il ministero convochi un tavolo tra le parti"

Confagricoltura Brescia lancia un monito sulla filiera del latte, settore fondamentale per l'economia bresciana. Chiede al Governo rassicurazioni e sostegno per affrontare l'instabilità geopolitica e le tensioni economiche.

Una situazione da monitorare costantemente: Confagricoltura Brescia lancia un monito sulla filiera del latte, settore fondamentale per l’economia bresciana, la prima in Italia per produzione. E si rivolge direttamente al Governo nella speranza di ricevere rassicurazioni e sostegno. "Se il prezzo, in questo momento, pare tenere, guardando avanti le tinte si fanno più fosche e a preoccupare sono soprattutto fattori esogeni, come l’inflazione, l’aumento dei tassi d’interesse, il costo del lavoro e, non da ultimo, i conflitti in atto, che rendono instabile sia la situazione geopolitica sia i mercati e l’economia – dicono da Confagricoltura Brescia –. Inoltre, se da un lato i costi produttivi risultano in diminuzione, ma in una percentuale sensibilmente inferiore, negli ultimi tempi sono salite le quotazioni di alcune materie prime utilizzate per l’alimentazione del bestiame. Il rallentamento economico in atto a livello europeo dovrebbe poi portare a un impatto negativo, con il rischio di una contrazione produttiva e di una caduta dei consumi finali che, peraltro, hanno già fatto segnare una lieve diminuzione". Anche per questo Confagricoltura ha chiesto al ministero dell’Agricoltura una riunione del Tavolo latte, per discutere con tutte le parti della filiera l’andamento e le prospettive del mercato, a partire dal livello dei prezzi riconosciuti agli allevatori. "Stiamo attraversando una complicata fase economica – afferma Luigi Barbieri, consigliere di Confagricoltura Brescia – aggravata dall’instabilità e dalle tensioni geopolitiche in atto. È il momento di avviare una profonda riflessione che consenta di individuare le soluzioni più efficaci per affrontare i prossimi mesi". Mi.Pr.