C'è il Ramadan, anticipato il festival cinematografico sull'integrazione

Promosso dalla Cooperativa Ruah dal 10 al 13 maggio a Sarnico e Bergamo

Progetti di integrazione (foto di repertorio)

Progetti di integrazione (foto di repertorio)

Sarnico (Bergamo), 5 maggio 2018 - Datazione anticipata, per non penalizzare il pubblico di fede musulmana, che dalla metà di maggio sarà impegnato con il mese di Ramadan, per il festival cinematografico "C'è un tempo per... l'integrazione", la cui 12esima edizione si terrà dal 10 al 13 maggioSarnico, sul lago d'iseo, e a Bergamo. La rassegna era originariamente programmata fino al 20 maggio ma, con il Ramadan che comincia il 15 maggio, gli organizzatori hanno pensato di anticipare gli appuntamenti.

Il festival, promosso dalla Cooperativa Ruah, si propone come momento di presentazione e promozione di film e video sull'integrazione, con una particolare attenzione alle cinematografie emergenti, ai giovani cineasti e agli autori indipendenti. La manifestazione avrà tre sezioni competitive: il Concorso Internazionale, aperto sia ai cortometraggi di finzione sia ai documentari; Scuola, dedicata alle opere realizzate dagli studenti e Territorio, dedicata alle realtà del terzo settore. A inaugurare il festival, il docu-film, «Talien», primo lungometraggio del regista Elia Moutamid, che racconta di un uomo che dopo aver trascorso quarant'anni della sua vita in Italia, decide di tornare in Marocco insieme al figlio trentaquattrenne cresciuto in Lombardia. Tra le proposte documentarie, «Noi siamo Ercolini» di Giacomo Del Buono, storia della prima squadra di calcio composta da ragazzini rom e «Porto il velo adoro i Queen» di Luisa Porrino, ritratto di tre donne italiane musulmane, nate e cresciute in Italia. A chiudere il festival, domenica 13 maggio, il film biografico «My Name is Adil» per la regia di Adil Azzab, Andrea Pellizzer e Magda Rezene, che racconta la vera storia di Adil, che a 13 anni lascia la campagna marocchina per raggiungere il padre emigrato in Italia.