MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Fara Olivana con Sola, furto in chiesa: bottino da 25mila euro

L’indignazione del vescovo: “Rubare oggetti sacri e l’Eucarestia un atto che supera il confine del crimine comune”

Il vescovo Francesco Beschi

Il vescovo Francesco Beschi

Fara Olivana con Sola, 8 gennaio 2025 – Una comunità ferita, che ora spera nel buon esito delle indagini dei carabinieri. Da giorni a Fara Olivana con Sola non si parla che del furto compiuto da ignoti nella chiesa parrocchiale di Sola, dedicata a San Lorenzo Martire, con un bottino ingente di circa 25mila euro.

I malviventi sono fuggiti dopo essersi impossessati di pissidi, calici e altri oggetti in oro. Il colpo risale a qualche giorno fa. Per entrare nel luogo di culto i ladri hanno scardinato una porta sul retro dell’edificio che dà accesso sul coro. Una volta all’interno, sono riusciti ad aprire, forzandola, una porta in ferro, introducendosi nella sacrestia.

Cassaforte

Lì hanno frugato in cassetti, armadi, credenze e hanno arraffato tutto quanto di prezioso hanno trovato: calici d’oro, pissidi e ostensori. I malviventi sono anche riusciti a forzare una cassaforte a muro mettendo le mani su altri oggetti preziosi, come gli ornamenti in oro della Madonna, frutto di donazioni per grazie ricevute.

Sull’altare hanno invece preso di mira il tabernacolo. Per aprirlo hanno divelto i sostegni laterali in marmo della nicchia che lo custodisce, portandosi via l’intero involucro contenente la pisside con le ostie consacrate.

Il raid

Il raid è stato compiuto senza che nessuno sentisse o vedesse niente. Il giorno dopo, don Giovanni, da tre anni parroco delle parrocchie di Sola e di Fara Olivana, ha fatto l’amara scoperta.

Nella chiesa ci sono delle telecamere e ieri un tecnico ha scaricato le immagini registrate, da consegnare alle forze dell’ordine. Del furto è stato informato il vescovo monsignor Francesco Beschi, che ha inviato ai parrocchiani una lettera, letta da don Giovanni durante la funzione per la benedizione dei bambini.

“Rubare oggetti sacri e l’Eucarestia – spiega – è un atto che supera il confine del crimine comune, colpendo la comunità nei valori del rispetto e della convivenza pacifica”. È la prima volta che la chiesa è oggetto di un furto del genere. Anni fa altri furti si erano limitati alla cassetta delle offerte".