Elettricista morto sul lavoro, in aula le richieste dell’accusa

Elettricista morto sul lavoro, in aula le richieste dell’accusa

Elettricista morto sul lavoro, in aula le richieste dell’accusa

Processo per un infortunio mortale sul lavoro. La vittima si chiamava Matteo Regazzi (nella foto), di Solza, elettricista, 38 anni. Ha perso la vita dopo essere stato investito da una bobina di oltre 200 chili che si trovava su un muletto che il conducente stava spostando nella ditta. Regazzi era impegnato in un lavoro di manutenzione al vecchio impianto della sala compressori, che doveva essere sostituito. Per quell’incidente sono finiti a processo per omicidio colposo il carrellista Lucian Sturzu con Giuseppe De Stasio per la Diesse Rubber, e Cesare Previtali titolare della Elettrobonatese, per cui lavorava la vittima.

Ieri le richieste dell’accusa, pm Giancarlo Mancusi, giudice Donatella Nava. Per il carrellista è stato chiesto un anno e 4 mesi; 3 anni e mezzo per De Stasio (Diesse Rubber) e due anni per Previtali. Parte civile la sorella della vittima assistita dall’avvocato Pierantoni, mentre i genitori sono stati già risarciti. Prossima udienza il 31 maggio con la parola alle difese. Il 13 luglio infine la sentenza.

F.D.