SIMONA BALLATORE
Cronaca

Edolo, laurea magistrale per gli specialisti della montagna: uno studente arriva dall’Himalaya

Il corso ‘Mountainside’ sarà in lingua inglese. La responsabile del Polo Unimont: "Basta rincorrere il modello-città, bisogna puntare su risorse ambientali e capitale umano”.

La professoressa Anna Giorgi, responsabile del polo Unimont dell’università Statale

La professoressa Anna Giorgi, responsabile del polo Unimont dell’università Statale

Edolo (Brescia), 19 agosto 2023 – “C’è la sfida climatica da affrontare e non solo: c’è una montagna da ripensare. Ed è una partita che si deve giocare qui, tra i monti, se si vogliono vedere davvero cambiamenti". Anna Giorgi, responsabile del Polo Unimont dell’Università Statale di Milano, inquadra il contesto, tra spopolamento e abbandono di attività agricole, da un lato – col rischio di impoverimento delle aree e dissesti idro-geologici sempre più frequenti – e l’over tourism dall’altro, concentrato in alcuni periodi dell’anno: "Un sovraffollamento che mina l’ambiente e la qualità dell’esperienza. Vanno gestiti processi e dinamiche e per farlo servono professionalità", sottolinea la professoressa.

Polo accademico ad Edolo

Per questo, 23 anni fa, l’Università degli Studi di Milano ha messo radici a Edolo, in provincia di Brescia, con un polo accademico che non ha eguali in Italia: è nato e si è consolidato un corso di laurea triennale in “Valorizzazione e Tutela dell’ambiente e del territorio montano” che richiama studenti da tutta Italia (e non solo).

Laurea Magistrale in lingua inglese

Ogni anno Unimont ne conta dai 180 ai 200. L’impresa da ottobre si fa ancora più ambiziosa. "Le priorità e gli strumenti necessari si manifestano in maniera più chiara se si sta qui, nel cuore del tema – sottolinea Giorgi –, così abbiamo deciso di buttare il cuore oltre l’ostacolo, creando un corso di laurea magistrale in lingua inglese, interdisciplinare e multidisciplinare, in questo piccolo comune nella Val Camonica, per vivere, lavorare, studiare e fare ricerca per la montagna in montagna".

Mountainside

Nasce Mountainside, Valorization and sustainable development of mountain areas (domande di ammissione entro il 31 ottobre, immatricolazione entro il 15 gennaio). La sfida è tanto globale quanto locale e sta attirando giovani anche dall’estero: in triennale ci sono già uno studente iraniano e uno indiano, della regione dell’Himalaya.

Bio economia

Si intrecciano temi agroforestali e ambientali, economia e comunicazione. "Bisogna puntare su risorse ambientali, su prodotti e servizi – spiega la responsabile di Unimont –, interpretare in una chiave di bio-economia nuove forme di trasformazione delle materie prime senza abbandonare i prodotti della tradizione, latte, formaggio, legno. Si possono creare scarpe da tennis con materiali che derivano dai funghi, simili alla pelle animale, si possono supportare le amministrazioni locali con progettualità di senso, senza rincorrere il modello città. Spesso si pensa a infrastrutture quando la chiave di volta è nel capitale umano e nella valorizzazione della dimensione specifica della montagna: bisogna tornare a credere nel potenziale di questi contesti".

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