REDAZIONE BERGAMO

Droga nei pannolini del figlio, scoperto il nascondiglio

Ad attirare l’attenzione della pattuglia della polizia stradale di Seriate è stata la freccia dell’auto che era rotta e non funzionava

Gli agenti della Stradale hanno fermato l’auto per un controllo e trovato 5 chili di hascisc (De Pascale)

Grassobbio, 11 giugno 2016 - Ad attirare l’attenzione della pattuglia della polizia stradale di Seriate è stata la freccia dell’auto che era rotta e non funzionava. Per questo gli agenti, giovedì pomeriggio, lungo l’autostrada A4, all’altezza del territorio di Grassobbio, hanno fermato una Golf Volkswagen e chiesto i documenti ai tre marocchini che erano a bordo, tutti residenti a Montebelluna (Treviso). Tra loro una coppia, marito e moglie di 35 e 37 anni. All’interno della Golf c’era anche il loro figlioletto di 1 anno, che il padre e la madre utilizzavano per sviare eventuali controlli delle forze dell’ordine. Sotto il seggiolino del bimbo, infatti, in mezzo a un pacco di pannolini e biberon, i poliziotti hanno rinvenuto 5 chili di hascisc di ottima qualità. I tre nordafricani sono stati arrestati con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

Tutto è iniziato intorno alle 17. Gli agenti, impegnati in un servizio di controllo dell’autostrada, hanno chiesto i documenti d’identità ai tre magrebini, che hanno però tergiversato, facendo finta di non trovarli. La donna, per sviare l’attenzione delle forze dell’ordine, si è avvicinata al figlioletto e ha iniziato ad allattarlo. A questo punto gli agenti hanno perquisito la Golf e trovato la droga. Ieri mattina i tre sono stati processati per direttissima. Il terzo nordafricano, 39 anni, che era alla guida, si è preso tutta la responsabilità, affermando che l’hascisc era di sua proprietà e che i due coniugi non sapevano della sua esistenza a bordo della Golf. l giudice Giovanni Petillo ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere per il solo autista. Per il 35enne è stato disposto l’obbligo di dimora a Montebelluna, nessuna misura, invece, per la donna. Il dibattimento è stato quindi rinviato al 5 dicembre prossimo, quando è prevista la sentenza.