Bergamo, fiumi di droga dall'Albania: sgominata la multinazionale dello spaccio

Le autorità italiane in collaborazione con quelle di Tirana hanno arrestato 43 persone, tra di loro anche un ex viceministro e un procuratore dello Stato balcanico

Bergamo - I militari del Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata (Sciso) e il Nucleo di polizia economico finanziaria di Brescia della Guardia di Finanza hanno eseguito, in Italia, Albania ed altri Paesi europei, 43 arresti e sequestrato oltre 4 milioni di euro in un'ampia indagine sul traffico internazionale di di cocaina, eroina, marijuana e hashish in ambito europeo. Tra le persone arrestate ci sono anche l'ex viceministra dell'interno Rovena Voda e un procuratore albanese.

L’attività investigativa - frutto della collaborazione tra l’Autorità giudiziaria bergamasca e quella albanese, sotto l’egida di Eurojust - ha permesso, con l’operazione odierna, di smantellare un'organizzazione di trafficanti di droga.

In totale nell'operazione - che aveva già portato a oltre 60 arresti,  sequestri di droga e beni nei mesi scorsi - sono stati 119 i provvedimenti cautelari personali, tra arresti in flagranza, ritardati arresti e ordinanze di custodia cautelare (alcune da eseguirsi in Albania), sequestrati oltre 120 chili di cocaina di importazione olandese e oltre 15 chili di eroina purissime, raffinate per la successiva distribuzione alla clientela, soprattutto l’eroina, in due laboratori – sottoposti a sequestro – situati nelle province di Cremona e Milano.

Sono stati sequestrati complessivamente 129 chili di marijuana e 92 di hashish. Con specifico riferimento alla marijuana, i relativi semi venivano importati in Italia per la coltivazione in due serre (anch’esse sequestrate) create all’interno di altrettante cascine in provincia di Mantova e Modena. In tutto sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per 5 milioni.