Era finito nei guai per la cessione di cocaina a due suoi assistiti in carcere, l’appropriazione della Jaguar che, su suo mandato, fu poi incendiata, e la successiva denuncia per "occultare il delitto". Queste le accuse a carico dell’avvocato Gianni Ferriero, per le quali è stata presentata al gup Moreschi un’istanza di patteggiamento a quattro anni. Il gup si esprimerà il 12 gennaio, quando deciderà anche in merito alle posizioni degli altri quattro imputati. Ferriero, assistito dagli avvocati Carlo Cofini e Simona Prestipino, fu arrestato il 23 febbraio 2021, dopo aver ceduto 0,49 grammi di cocaina a Artan Aliaj, durante un incontro in carcere in qualità di suo difensore. Nel 2020, tra metà aprile e i primi giorni di giugno, sempre secondo ll’accusa, vi fu la cessione di cocaina a un altro suo assistito, Arber Shabani (anche lui imputato, per altra causa, in questo procedimento). Nello stesso anno, prima del 12 luglio, Ferriero si sarebbe poi appropriato dell’auto che aveva in leasing, Jaguar che fu incendiata proprio il 12 luglio. Per questo fatto, è imputato anche l’albanese Kreshnik Shtini, come autore materiale del fatto insieme a persone non identificate. Ferriero sarebbe stato il mandante. E, il giorno successivo denunciò "falsamente di aver subito il furto". L’avvocato, dopo un periodo in carcere e ai domiciliari, è libero. Caduta anche la misura interdittiva, per la quale non poteva praticare la professione, resta sospeso dall’Ordine fino al 2025. Davanti al gup, l’albanese Shtini ha ammesso di conoscere Ferriero, negando di essere coinvolto nell’incendio dell’auto. F.D.
CronacaDosi cedute e auto bruciata: avvocato chiede di patteggiare