Dimessa da ospedale bergamasco, ha infarto: 42enne in fin di vita a Brescia

Arrivata a casa la donna ha avuto un infarto e il cuore è rimasto fermo per diversi minuti. Ora lotta tra la vita e la morte. Ospedale avvia indagine interna

L'ospedale di Chiari

L'ospedale di Chiari

Brescia, 4 dicembre 2019 - Una donna di 42 anni è ricoverata in fin di vita all'ospedale di Chiari, nel Bresciano, dopo aver accusato un arresto cardiaco lo scorso 20 novembre. Lo stesso giorno si era presentata all'ospedale di Romano di Lombardia, in provincia di Bergamo, con dolori al braccio e al petto ed era stata dimessa perché ritenuta non grave. Arrivata a casa la donna ha avuto un infarto e il cuore è rimasto fermo per diversi minuti. Ora la donna lotta tra la vita e la morte. "Denuncio l'ospedale di Romano Lombardia perché non è possibile che mia moglie sia stata dimessa nonostante continuasse a dire di avere dolori" dice il marito della donna. "L'hanno trattata male - racconta - dicendo 'signora, lei sta meglio di tutti noì. E invece mezz'ora dopo essere arrivata a casa ha avuto un infarto. Ora è in coma". 

Il legale della famiglia: aveva sintomi macroscopici

"I familiari per il momento sono distrutti dal dolore, tuttora increduli circa quanto accaduto e continuano a sperare in un miglioramento delle condizioni della loro congiunta, per il resto lasciamo lavorare la magistratura e gli inquirenti" ha detto l'avvocato Massimiliano Battagliola, legale della famiglia della 42 enne. "Certo è - ha detto l'avvocato che si riserva di presentare denuncia - che la signora è stata portata d'urgenza al Pronto soccorso più vicino con sintomi d'infarto di macroscopica evidenza e rimandata al medico curante con la diagnosi di dolore toracico e con prescrizione di terapia anti dolorifica per poi andare in arresto cardiaco presso la propria abitazione".

Commisisone di inchiesta in ospedale

In merito alla vicenda rende noto l'Asst di Treviglio: "Peter Assembergs, direttore generale dell'Asst Bergamo Ovest, ha dato immediato mandato al direttore sanitario, Callisto Bravi, di istituire una Commissione di inchiesta interna multidisciplinare, composta da comprovati professionisti, per verificare con precisione quanto accaduto al Pronto soccorso di Romano di Lombardia il 20 novembre scorso e le eventuali responsabilità. La commissione, già costituita, avrà tempo fino a venerdì per relazionare e far chiarezza sul caso della signora".