FABRIZIO CARCANO
Cronaca

Dea, è la storia di Gasp. Il meglio deve arrivare

Atalanta mai così in alto nonostante i tanti infortunati di inizio stagione. In questi anni la squadra è migliorata da dicembre: i numeri sono da scudetto.

Dea, è la storia di Gasp. Il meglio deve arrivare

La grinta di Gian Piero Gasperini durante la partita vinta 1-3 al Tardini di Parma Con lui in panchina l’Atalanta ha ottenuto il traguardo massimo del terzo posto

Mai così in alto nella sua storia. L’Atalanta in questi anni di grandi successi con Gasperini (in 408 presenze sulla panchina nerazzurra 212 vinte, il 52,3%, 94 pareggiate e 99 perse) ha alzato sempre di più l’asticella: due quarti posti, tre terzi posti. Mai sul secondo gradino del podio, né sul primo. Finora. Con un dato da tenere in considerazione: fino a quest’anno novembre era il mese nero delle squadre gasperiniane e da dicembre la sua Dea ha sempre innestato la marcia veloce rispetto al primo trimestre, facendo poi sempre meglio (tranne nel 2022) nel girone di ritorno rispetto a quello di andata. Per cui il bello potrebbe ancora arrivare.

Intanto da ieri la Dea ha ritrovato anche Giorgio Scalvini: come aver inserito in difesa un rinforzo da 40 milioni. Ventotto punti in tredici giornate, con 34 gol fatti, cifre da record. E poi c’è un altro dato: dal 28 settembre la difesa nerazzurra ha incassato appena 5 gol, di cui solo tre a partita vera, poi due gol subiti sul 5-0 contro Genoa e Verona, quando di fatto la gara era un’amichevole. L’Atalanta che segna 2,6 gol di media a partita vince perché nelle ultime dieci giornate ha incassato mezzo gol a match. Infine un altro dato: nel 2024, tolto lo scorso marzo con due sconfitte consecutive in tre giorni contro Inter e Bologna, tolto lo scorso agosto con due sconfitte in cinque giorni sui campi di Torino e Inter, la squadra di Gasperini non ha praticamente mai perso tra campionato e coppe. Sconfitta a marzo a Cagliari, poi ad aprile nell’andata della semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina e nel ritorno di Europa League contro il Liverpool (ma in entrambe le sfide sono passati i nerazzurri), quindi la sconfitta a settembre con il Como. Senza dimenticare che in Europa, tolta la sconfitta con il Liverpool ad aprile a Bergamo (ma dopo il 3-0 ad Anfield), la Dea non perde una partita dal 2022 ed è imbattuta finora in Champions. Impossibile non inserire l’Atalanta nella corsa al titolo.

"I nostri risultati parlano da soli. Siamo in una striscia positiva. Scudetto? Non è che vogliamo nasconderci, ma siamo solo alla tredicesima giornata e il nostro pensiero è solo stare il più in alto possibile. Poi vedremo strada facendo, se andiamo avanti così nessuno di noi si tira indietro, del resto è successo anche lo scorso anno in Europa League, non pensavamo di vincerla", ha spiegato sabato sera al Tardini Gian Piero Gasperini. Che sta tirando fuori il meglio dalla sua squadra nonostante le assenze: nel successo a Parma mancavano Djimsiti, Kolasinac, Godfrey, Zappacosta e ovviamente Scamacca, che rientrerà a fine febbraio. Nelle precedenti giornate, oltre a Scalvini e Scamacca, sono mancati più o meno per un mese Djimsiti, Kolasinac, Kossounou, Toloi, Brescianini e Zaniolo. Eppure la Dea non ha quasi perso punti per strada. E ora tutti gli acciaccati stanno tornando.