ILARIA CHECCHI
Cronaca

Da Chukwueze a Jovic. Milan, panchina corta

Gli infortuni e le squalifiche hanno aperto nuove opportunità per giocatori come Chukwueze, Okafor e Adli, che finora hanno deluso le aspettative. Ora, con la Fiorentina in arrivo, potrebbero finalmente lasciare il segno.

Da Chukwueze a Jovic. Milan, panchina corta

Tra attese deluse e gerarchie in continuo movimento, in casa Milan sono diversi i giocatori che finora hanno fatto poco parlare di sé per diversi motivi e che ora, considerato il problema dei troppi infortuni, di squalifiche certificate e, forse, in dirittura di arrivo, potrebbero finalmente lasciare il segno.

Cara estate. L’acquisto più costoso Samuel Chukwueze, è sicuramente uno di questi: rientrato titolare a Lecce, il nigeriano ha nuovamente deluso le aspettative offrendo al Via Del Mare una prestazione agrodolce: 22 passaggi riusciti su 25, un assist servito a Reijnders ma pochissime occasioni gol create, con soli due tiri effettuati. A pesare sulla sua valutazione, poi, tanti palloni persi e un calo drastico nella ripresa, come il resto dei compagni: Chukwueze, dunque, resta un oggetto misterioso che non ha ancora giustificato sul campo l’esborso di 28 milioni di euro, venendo oscurato dalla brillantezza sulla corsia destra di Christian Pulisic. Andando proprio a sostituire nella sfida in Salento lo statunitense infortunato, l’ex Villareal non sta ancora mostrando quella esuberanza tecnica che tanto lo fece apprezzare in Spagna.

Con Leao fermo ai box e Giroud squalificato, una nuova chance per far ricredere i detrattori potrebbe arrivare a San Siro contro la Fiorentina: il 21 rossonero, infatti, andrebbe a completare il tridente offensivo con Pulisic e Okafor al centro, un trittico che a Cagliari ha già fatto vedere ottime cose anche sotto porta.

Exploit atteso. Proprio in Sardegna, lo scorso 27 settembre, è stato lo svizzero a segnare il gol del pareggio in rimonta del Diavolo (match terminato poi 1-3 con gli acuti di Tomori e Loftus-Cheek), replicando poi contro la Lazio nella giornata successiva: il bottino reti di Okafor, però, si è fermato lì in 367 minuti totali giocati in campionato, mentre le aspettative sul suo rendimento sono ben altre. Pagato 14 milioni di euro più bonus, l’ex Salisburgo sta rendendo sicuramente meglio di Jovic, il vero vice-Giroud prescelto la scorsa estate, motivo per il quale potrebbe essere lui il titolare contro la Viola a discapito del serbo. Jovic sta deludendo su tutta la linea senza portare alcun beneficio alla causa rossonera: non solo la condizione fisica non è delle migliori ma il non aver mai tentato un solo tiro in porta in 223 minuti giocati testimonia l’impalpabilità delle sue prestazioni ogni volta che Pioli ha deciso di affidarsi a lui.

Fuori dai radar. Chi, invece, non è un volto nuovo a Milanello ma, anzi, ha sempre lavorato con dedizione e spirito di squadra senza trovare grandi spazi nella scorsa stagione è Yacine Adli: il franco-algerino, dopo qualche buona partita da titolare ottenuta per sopperire all’assenza di Rade Krunic, è nuovamente tornato nelle retrovie, restando in panchina negli ultimi 180 minuti, a differenza dei colleghi di reparto Loftus-Cheek, Reijnders, Musah, il rientrato Krunic e Pobega. Sicuramente il ritorno del bosniaco (uno dei pupilli di Pioli) e il cambio di modulo effettuato dal tecnico hanno influito sulla sua discesa nelle gerarchie e con il ritorno di Bennacer a gennaio il suo spazio si potrebbe ulteriormente ridurre.

Se in estate, da oggetto di mercato pronto a fare le valigie, Adli è rimasto in gruppo anche grazie al grande attaccamento alla maglia, a gennaio potrebbe andare in prestito per trovare quella continuità di prestazioni che finora gli è mancata.