
di Fabio Viganò
Le esplosioni che squarciano il silenzio, le fiamme e un’altissima colonna di fumo nero. È la prima istantanea del devastante incendio scoppiato la scorsa notte a Costa di Mezzate, nella zona industriale: colpita la ditta di trasporti Pezzotta Saul, attiva nel settore da circa quarant’anni ma trasferitasi nel Comune alle soglie della Val Cavallina circa un anno fa, in via Nucleo Villa Landri. L’incendio ha catalizzato sin da subito l’attenzione di molti residenti, spaesati di fronte alle immense fiamme che si elevavano dall’azienda: enormi volte di fumo nero, visibili a chilometri di distanza. Lo testimonia l’ingente quantità di mezzi dei vigili del fuoco intervenuti. Circa una ventina, impegnati per ore nel sedare le fiamme: i pompieri di Bergamo, dei distaccamento di Orio al serio e Dalmine, i volontari di Treviglio, Romano di Lombardia, Madone, Gazzaniga e in supporto da Brescia, Gorgonzola, Monza e Lecco.
Secondo le prime impressioni di carabinieri, Ats e vigili del fuoco, che indagano sulle cause, potrebbe essere stata una scarica elettrica a provocare l’incendio. Quel che è certo, è che il rogo ha completamente distrutto il capannone e i nove camion all’interno, con danni quantificabili in diverse decine di migliaia di euro. Nessuno è rimasto ferito, ma cinque famiglie residenti in una cascina nelle vicinanze del capannone sono state evacuate in mattinata, in via precauzionale.
Anche le aziende limitrofe hanno sospeso i turni di lavoro del sabato, sempre in via precauzionale e nell’ottica di tutelare la salute dei lavoratori. Il Comune, sin dalle prime ore del mattino, ha invitato a più riprese i cittadini a mantenere le finestre chiuse e a non uscire di casa. Un invito ripreso anche dai sindaci dei Comuni a Sud di Costa di Mezzate, colpiti a causa dei venti e delle correnti dalla nube di fumo sollevata dall’incendio: dalla Val Cavallina al Basso Sebino fino alla Valle del Lujo, alle porte della Valle Seriana.
L’allerta è cessata nelle prime ore del pomeriggio, quando Ats ha comunicato che l’aria non conteneva sostanze rischiose per la salute dei residenti.