Epidemia e omicidio colposi, la Procura di Bergamo convoca Fontana e Gallera

Il governatore e l'assessore regionale saranno sentiti come pesone informate sui fatti

Attilio Fontana e Giulio Gallera

Attilio Fontana e Giulio Gallera

Bergamo, 28 maggio 2020 - I decessi nelle Rsa, la mancata istituzione di una zona rossa nella Bergamasca, la mancata chiusura del Pronto soccorso dell’ospedale di Alzano Lombardo. Sono i punti su cui indaga la Procura di Bergamo, che ha convocato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana come persona informata sui fatti. Il governatore verrà sentito nei prossimi giorni. Con lui anche l’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.

La Procura di Bergamo ha recentemente aperto due fascicoli per epidemia e omicidio colposi a carico di ignoti. «Accertare le responsabilità». Di chi sono le colpe dei tanti decessi nelle Rsa della Bergamasca? Lo ha appena chiesto appunto alla Procura anche un esposto della Cgil locale: «Sulla vicenda della pandemia e dei suoi drammatici effetti nella nostra provincia abbiamo ripetuto, in ogni occasione, come a nostro avviso Regione e Ats avessero molte responsabilità di quanto accaduto – ha spiegato Gianni Peracchi, segretario generale della Cgil di Bergamo – Le responsabilità vanno accertate, soprattutto in un contesto in cui pare che nessuno voglia farsene carico. Il gioco è quello di scaricare le colpe proprio sulle Rsa. Non è accettabile».

Negli uffici di piazza Dante – dove è aperto anche un fascicolo sempre per epidemia e omicidio colposi a carico di ignoti su quanto accaduto all’ospedale di Alzano Lombardo – dalla scorsa settimana sono sfilati medici e infermieri in servizio il 23 febbraio, il giorno della momentanea chiusura del Pronto soccorso. E per questo è stato deciso di convocare come testimoni parenti delle vittime o di ricoverati che in quei giorni hanno avuto a che fare con il Pronto soccorso del Pesenti Fenaroli. Più di una decina le persone sentite come informate sui fatti, ascoltate dagli agenti della polizia giudiziaria su delega del procuratore aggiunto Maria Cristina Rota, che è coadiuvata da un pool di colleghi.