Coronavirus, la seconda ondata 'risparmia' Bergamo: aumento curva contenuto

I dati diffusi dall'Ats: il rapporto positivi/tamponi è attorno al 7-8% contro il 17,1% della media regionale

Coronavirus, operatori sanitari (Dire)

Coronavirus, operatori sanitari (Dire)

Bergamo, 30 ottobre 2020 - Il rapporto positivi/tamponi in provincia di Bergamo è attorno al 7-8%, ben lontano dai dati regionale e nazionale (ieri rispettivamente 17,1% e 13,3%) Lo rende noto Ats Bergamo, che sottolinea anche che "gli indicatori sui ricoveri e le terapie intensive in rapporto agli stessi dati di livello regionale e nazionale confermano il contenimento dell'epidemia" nella provincia che, nella prima ondata primaverile, era stata la più colpita a livello nazionale.

Inoltre Ats Bergamo e il Consiglio di rappresentanza dei sindaci hanno promosso, a cadenza settimanale, una videoconferenza con i 243 sindaci bergamaschi per fornire loro una breve sintesi dell'andamento a livello provinciale. All'incontro odierno ha preso parte anche il prefetto Enrico Ricci: «Grazie per il lavoro che avete fatto e che continuate a fare per questa terra martoriata - ha detto -. Avete saputo mobilitare le migliori risorse dei vostri territori e ce ne sono davvero tante. Ci aspetta un compito difficile e il ruolo di coesione sociale sarà ancora più importante in questa seconda fase, particolarmente dura per le conseguenze economiche e sociali. Per questo il vostro ruolo è essenziale. Le strutture dello Stato e la Prefettura sono al vostro fianco. Serve spirito di grande collaborazione, dobbiamo muoverci tutti insieme».

L'epidemiologo di Ats Bergamo, Alberto Zucchi, ha inquadrato la situazione dal punto di vista dei dati più recenti: "Abbiamo avuto un aumento discreto di casi ancorché in forma contenuta rispetto a quel che sta succedendo nel resto della Lombardia. Al di là di fluttuazioni giornaliere legate al conferimento dei tamponi, in termini complessivi la curva ci dice che l'aumento c'è ma rimane contenuto, soprattutto in relazione al resto del territorio regionale. Siamo in una situazione di relativo contenimento: ma non usiamo la parola tranquillità, perché non dobbiamo rilassarci sul rispetto delle normative che sono le uniche che possono garantirci di proseguire su questa strada di contenimento".