Coltellate alla ex tace davanti al giudice. Resta in carcere

Il trentaseienne romeno M.S. si è avvalso del diritto di non rispondere durante l'interrogatorio per il tentato omicidio della sua ex fidanzata ucraina. L'accusa è di averla accoltellata in una zona boschiva, senza rivelare il movente. La vittima è stata ricoverata in gravi condizioni.

Coltellate alla ex tace davanti al giudice. Resta in carcere

Coltellate alla ex tace davanti al giudice. Resta in carcere

Si è avvalso della facoltà di non rispondere il trentaseienne romeno M.S. finito in carcere con l’accusa di tentato omicidio per aver accoltellato l’ex fidanzata, V.L. 24 anni, ucraina, residente a Gorle, domenica scorsa in una zona boschiva al confine tra Leffe e Casnigo, in Valle Seriana. Assistito dall’avvocato Cristiana Tagliarini, l’uomo, apparso disorientato, davanti al gip Stefano Storto durante l’interrogatorio di convalida ha scelto la via del silenzio come aveva fatto con i carabinieri. Nessun cenno sul movente. Secondo quanto ricostruito la giovane è stata ferita con una serie di coltellate (l’arma, un coltello da cucina, è stata sequestrata) dall’ex convivente (i due si erano lasciati da oltre due mesi) nel boschetto in via Carrali, a Casnigo dove la coppia era arriva a bordo di un’auto. Ricoverata al Papa Giovanni XXIII, è stata operata e le sue condizioni restano gravi.F.D.