REDAZIONE BERGAMO

Castello visconteo: stop al degrado degli affreschi

Cinquemila euro per finanziare un intervento conservativo in attesa di un vero recupero

Cinquemila euro per finanziare un intervento finalizzato a fronteggiare il degrado degli affreschi che si trovano sia nelle stanze interne che nel porticato esterno dello storica villa signorile del castello visconteo di Pagazzano. E’ la cifra richiesta dall’amministrazione comunale, proprietaria dello stabile, e dall’associazione Civiltà contadina che gestisce le visite guidate nell’antico maniero (ora ovviamente sospese causa Covid).

Gli affreschi decenni fa erano stati coperti con dell’intonaco che ora, a causa dell’umidità, si sta distaccando portando con sé anche la parte sottostante di muro, che è appunto quella affrescata. "Dopo esserci accorti di quanto stava accadendo - spiega Fulvio Pagani, presidente dell’associazione Civiltà contadina - abbiamo subito coinvolto il Comune di Pagazzano e la Sovrintendenza archeologia belle arti e paesaggio.

Si è quindi concordato sull’esigenza di dare il via almeno a un intervento conservativo per mantenere lo status quo in attesa di trovare i fondi per effettuare il restauro vero e proprio degli affreschi". Chi vuole contribuire a mettere insieme il più presto possibile i 5mila euro necessari a stoppare il degrado delle pitture murarie, deve contattare l’amministrazione comunale di Pagazzano e Silvana Scotti, l’assessore responsabile del castello visconteo e di tutte le iniziative che si tengono al suo interno. Come, per esempio, i matrimoni, che consentono una certa entrata economica al Comune da reinvestire poi, appunto, nella manutenzione dell’antico maniero.

L’amministrazione comunale, però, guarda anche al dopo Covid e agli ulteriori utilizzi che il castello visconteo potrà avere. Per questo ha deciso di partecipare al bando regionale per la riqualificazione dei borghi storici: l’obiettivo è ottenere un contributo di un milione di euro per restaurare l’ala a fianco del mastio e destinare i relativi spazi che si trovano al piano terra e al primo piano ad attività turistiche enogastronomiche, a un book shop e a uno spazio espositivo a disposizione dell’associazione civiltà contadina.

Michele Andreucci